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             Il 
              MONDO IN CASA MIA 
            
            
              L'inserimento 
                abitativo rappresenta uno degli aspetti più problematici dell'integrazione 
                degli immigrati in Europa. Le forme di discriminazione che questi 
                subiscono e che spesso impediscono un godimento pieno di quello 
                che è un diritto universale sono molteplici: dal razzismo esplicito 
                all'intolleranza subdola, dall'abuso vero e proprio (affitti più 
                alti, locali malsani e sovraffollati) alla difficoltà ad ottenere 
                prestiti o crediti agevolati per l'acquisto di un immobile.  
              Il processo 
                di integrazione nella società italiana dei lavoratori e degli 
                studenti immigrati risulta quindi subito ostacolato, perché abitare 
                vuol dire vivere.  
              Il 
                progetto "Il mondo in casa mia" intende contrastare queste forme 
                di discriminazione su due fronti: quello 
                istituzionale e quello dell'opinione pubblica.  
              A livello 
                istituzionale promuove uno scambio di informazioni, di esperienze 
                e di buone pratiche di lotta alla discriminazione nel settore 
                abitativo, ed identificare politiche innovative a riguardo.  
              Sul fronte 
                dell'opinione pubblica combatte gli stereotipi negativi dello 
                straniero immigrato o rifugiato, lanciando messaggi positivi e 
                rassicuranti: nell'immaginario collettivo il cittadino immigrato 
                vicino di casa o inquilino di un proprio immobile deve essere 
                considerato come un cittadino titolare di diritti e portatore 
                di stimoli culturali anziché come un intruso che può minare la 
                nostra sicurezza e la nostra tranquillità domestica.   
             
              
             
             
            L'INCHIESTA 
               
              "IL MONDO IN CASA MIA" 
            
            
               "Le motivazioni 
                che spingono i proprie tari di case ad escludere gli immigrati 
                dai loro affari sono prevalentemente di ordine culturale o di 
                ordine economico?".  
                Domande come questa sono state poste ai responsabili di alcune 
                agenzie immobiliari. Le risposte sono state in molti casi quelle 
                immaginabili:  
                "Il 90% dei proprietari non vuole affittare ad immigrati. Di questi 
                un terzo lo fa a causa di pregiudizi culturali, mentre il 70% 
                invece per brutte esperienze proprie o raccontate da amici e parenti. 
                Del resto gli immigrati hanno abitudini religiose, di orario e 
                soprattutto alimentari troppo diverse dalle nostre e addirittura 
                pregiudiziali alla tranquillità condominiale. Tanto che spesso 
                la pressione ai proprietari viene fatta dagli altri condomini, 
                che dicono di volere "una famiglia normale" .  
                Si incontrano però anche opinioni meno scontate: 
                "Ultimamente si è molto ridefinita la clientela di immigrati, 
                ci sono più famiglie e meno uomini soli. Questi magari si ubriacano 
                o vivono in dieci in casa, ma con l'aumento dei nuclei familiari 
                il rischio di rumori e odori molesti si riduce notevolmente. La 
                gente è sempre più tranquilla nei loro confronti. Non ci sono 
                motivazioni di ordine economico perché gli stranieri hanno sempre 
                pagato e la gente lo sa".  
                L'inchiesta porta i risultati di interviste a responsabili e funzionari 
                di agenzie immobiliari e filiali bancarie, nonché ad operatori 
                di associazioni e cooperative di intervento sociale. Oltre che 
                opinioni, l'inchiesta ha raccolto da tutti proposte ed esempi 
                concreti (le "buone pratiche") per contribuire, almeno in prospettiva, 
                all'identificazione di soluzioni per uno dei problemi più urgenti 
                degli immigrati.  
             
             
              
             
            LA 
              CAMPAGNA 
              APRI LE PORTE AL MONDO:  
              AFFITTA CASA A UN IMMIGRATO. 
               
            Campagna 
              europea per il diritto degli immigrati alla casa. 
            
            
               Una campagna 
                di sensibilizzazione na-zionale è rivolta ad agenzie immobiliari, 
                proprietari di appartamenti, stampa specializzata, enti locali 
                ed istituzioni aventi potere decisionale in materia di politiche 
                abitative.  
                A gennaio 2002, una conferenza presenterà i risultati dell'inchiesta 
                europea condotta in Italia, Francia, Spagna e Germania.  
                Per la campagna sono stati prodotti i seguenti materiali: 
               
               Inchiesta 
                sul disagio abitativo degli immigrati in Italia (Scarica il 
                documento in formato word 
                oppure pdf) 
              Guida 
                pratica e giuridica per la ricerca di un alloggio in Italia 
                (Scarica il documento in formato word 
                oppure pdf) 
              Manifesti 
                e adesivi di comunicazione sociale. (Scarica il manifesto 
                e l'adesivo) 
              Spot 
                Radiofonico 
                realizzato per promuovere la campagna: chiunque volesse trasmetterlo 
                o diffonderlo è libero di farlo informando preventivamente l'ASAL: 
                 
                ideazione: Paolo Maddonni  
                voci: Marco Lustrissimi, Eleonora Loiacono, Silvia Coronas 
                (Scarica lo spot) 
              Si può 
                sostenere e diffondere la campagna richiedendo i materiali che 
                sono disponibili gratuitamente presso l'Asal. Telefonare al numero 
                063235389, scrivere a asal@flashnet.it 
                oppure consultare il sito Il mondo in casa mia  
             
            
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