IL MONDO IN CASA MIA

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Comune di Prato

Centro Ricerca e Servizi per l’Immigrazione

Via Migliorati, 1A - 59100 Prato

tel. 0574.616429

 

Contesto locale

Si stima che a Prato risiedano attualmente (2001) circa 20.000 immigrati (compreso un 30% di immigrati irregolari): di questi circa il 57% sono cinesi. L'immigrazione è ormai da anni di tipo residenziale e ciò ha posto l'esigenza per l'ente locale di promuovere interventi di inserimento abitativo che favoriscano l'autonomia alloggiativa degli immigrati.

Quando e come è nata l'esperienza

Il Centro è uno strumento che il Comune di Prato si è dato, a partire dal 1994, per analizzare e gestire i problemi relativi alla crescente presenza straniera in città.
È stato istituito, in seguito a una convenzione con l’Università di Firenze (Facoltà di Scienze Politiche, Dipartimento Studi sullo Stato), come "Centro Ricerche, documentazione e servizi per la comunità cinese" e trasformato nel 1996 in Centro Ricerca e Servizi per l’Immigrazione.

Partners e attività

L’attività del Centro è costantemente rivolta sia all’analisi delle problematiche relative all’immigrazione straniera in città che al diretto intervento su di esse ed è svolta in accordo con numerosi Enti ed Associazioni operanti sul territorio.
La metodologia di lavoro che il Centro ha sempre seguito mira a fornire un'organica risposta ai problemi relativi all’immigrazione e implica lo svolgimento di molteplici funzioni che sono strettamente intrecciate tra loro, a partire dal fondamentale rapporto tra attività di ricerca e intervento.

Fonti di finanziamento

Per anni il progetto si è finanziato attraverso un fondo di garanzia la cui destinazione, però, è a tutt’oggi in discussione.

Tipologia di intervento e risultati

La prima fase del progetto è stata quella di sensibilizzazione delle associazioni delle categorie economiche (attraverso incontri con la Camera di Commercio), i sindacati e le altre associazioni cittadine sulla gravissima emergenza abitativa presente. Contemporaneamente, attraverso interviste sulla stampa locale, si è cercato di informare l'opinione pubblica. La seconda fase è stata quella di individuare una tipologia di progetti di intervento partendo dalla considerazione di quattro fattori:

- l'esistenza di immobili invenduti sul mercato

- la disponibilità degli istituti bancari a concedere mutui

- la scarsa capacità degli immigrati di offrire garanzie personali e patrimoniali a copertura dei mutui

- la scarsa capacità di risparmio degli immigrati.

Sono stati ottenuti alcuni importanti risultati: alcune banche hanno concesso mutui ai propri clienti stranieri per l'acquisto della casa che coprono il 100% del costo. Il centro non ha potuto, per varie ragioni, fornire dati esatti. Risultano comunque decine di casi. Ciò è stato possibile grazie a:

- l'ipoteca sull'immobile

- la fornitura di più firme di garanzia tramite fideiussione

- garanzie professionali (molti immigrati sono imprenditori e la banca è in grado di valutare la capacità di restituzione del credito analizzando i movimenti del conto corrente del cliente)

- la previsione di tassi di interesse più alti rispetto a quelli di mercato.

Sono allo studio inoltre forme di costituzione di associazioni di "mutuo aiuto" tra piccoli gruppi di immigrati attraverso le quali sia possibile rafforzare il sistema delle garanzie a copertura dei mutui: se un acquirente non riesce a coprire il mutuo, intervengono gli altri. Questa ipotesi è particolarmente sostenuta dai sindacati.

   
I Promotori:
ASAL
- COOP. LA CASA PER GLI EXTRACOMUNITARI - ICS - LUNARIA
MANCOMUNIDAD DE SERVICIOS SOCIALES DELSURESTE -
UNION FRANCAISE DES CENTRES DE VACANCES - CRFA
VERMIETUNGSGENOSSENSHAFT LUDWIG FRANK
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Con il contributo della Commissione Europea,
Dir. Gen. Occupazione e Affari Sociali