IL MONDO IN CASA MIA

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Guida pratica e giuridica per la ricerca di un alloggio in Italia 2001

 

Introduzione

 

Gli immigrati costituiscono oggi la parte più consistente dell'esclusione abitativa. Il primo dato da rilevare riguarda i limiti delle politiche abitative generali, che nel tempo hanno favorito una debolezza strutturale sia sul piano quantitativo che qualitativo. D'altra parte la cultura introdotta dalla legge Martelli, che ha istituito i primi centri di accoglienza, è stata ispirata al modello degli alberghi popolari e dei dormitori per poveri e senza fissa dimora: ciò ha contribuito a diffondere una concezione dell'abitare inferiorizzato per gli stranieri.

Ciò che serve è l'avviamento di politiche capaci di favorire l'autonomo inserimento abitativo degli immigrati presenti sui nostri territori: ciò significa che gli enti locali in primo luogo devono promuovere interventi a diversi livelli per far sì che il diritto alla casa sia garantito effettivamente su un piano di pari opportunità agli immigrati così come ai cittadini italiani.

E' nostra convinzione che non si possa risolvere la questione abitativa per gli stranieri, che riguarda anche ampi strati della popolazione locale, separando e individuando percorsi diversi per gli immigrati e per gli autoctoni.

Alcuni enti locali hanno già avviato con successo la creazione di agenzie immobiliari sociali: si tratta di forme organizzative di natura pubblica o privata che si occupano di svolgere un'azione di intermediazione tra i proprietari e gli immigrati offrendo garanzie per l'affitto e un'integrazione economica. Queste a volte si occupano pure di costituire e gestire un patrimonio di alloggi da affittare a prezzi contenuti.

Altre iniziative consistono nella costituzione di fondi di garanzia, per favorire la locazione per i cittadini (italiani e stranieri) a basso reddito, e nella mediazione tra soggetti deboli e istituti bancari per facilitare l'acquisto della prima casa.

Ci sembra questa la giusta direzione. Ma si tratta di esperienze ancora molto limitate. La ricerca della casa passa ancora prevalentemente attraverso il libero mercato: ed è un fatto che gli immigrati incontrano maggiori difficoltà rispetto ai cittadini italiani nel reperimento di alloggi. Ciò avviene anche quando si trovano in una condizione lavorativa che permette loro di pagare regolarmente un affitto e di offrire le garanzie richieste dai proprietari. Sono molti gli immigrati che non ottengono un regolare contratto di affitto o che pagano un canone superiore a quello previsto dal contratto, che non ottengono le ricevute di pagamento e che non possono quindi provare di aver pagato il canone, che pagano canoni superiori a quelli di mercato per case fatiscenti in quartieri degradati, che con estrema difficoltà riescono ad ottenere un mutuo per acquistare una casa.

Per questo proponiamo in questa guida alcune informazioni di base sul "cosa fare" e come tutelarsi quando si è in cerca di una casa da affittare o da comprare e come difendersi nel caso in cui ci si trovi ad essere vittime di un atto di discriminazione.

 

 
   
I Promotori:
ASAL
- COOP. LA CASA PER GLI EXTRACOMUNITARI - ICS - LUNARIA
MANCOMUNIDAD DE SERVICIOS SOCIALES DELSURESTE -
UNION FRANCAISE DES CENTRES DE VACANCES - CRFA
VERMIETUNGSGENOSSENSHAFT LUDWIG FRANK
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Con il contributo della Commissione Europea,
Dir. Gen. Occupazione e Affari Sociali