YAABA


di Idrissa Ouédraogo,
Burkina Faso 1989, 90’,
versione originale Moore sottotitolata in italiano

 

Trama:

Bila, sveglio ragazzetto di un villaggio del Burkina Faso, prova simpatia ed affetto per Sana, un’anziana donna che vive sola, relegata ai margini della comunità perché ritenuta da tutti una strega. L’animo di Bila, ancora libero da pregiudizi e paure, avverte infatti la pretestuosità della "patente" di strega affibiata dai compaesani all’innocua donna, e la difende dalle accuse infondate di maleficio provandone la falsità. Punito severamente a causa del suo coraggioso dissenso, Bila non cessa di difendere l’infelice donna: ruba per lei del cibo, le tiene compagnia, ne ascolta le storie, la chiama affettuosamente yaaba, cioè nonna, l’aiuta a ricostruire la povera capanna incendiata per scaramanzia dai superstiziosi paesani, e riesce comunicare anche alla piccola Nopoko la propria simpatia per Sana. Mentre la vita del villaggio scorre fra pettegolezzi, liti, amori e tradimenti, capita proprio che la piccola Nopoko, ferita dal coltello arrugginito di alcuni monelli, venga colpita dal tetano. Il fatto viene subito attribuito da tutti ad un presunto maleficio di Sana, con la conseguenza dell’acuirsi della persecuzione e dell’emarginazione nei suoi confronti. Ma quando Nopoko è sul punto di morire, Sana, insistentemente supplicata da Bila, riesce a trovare presso un guaritore una medicina che salverà la bambina. La vecchia "Yaaba", allora, sarà riabilitata agli occhi di tutti e, riaccolta nel villaggio, potrà chiudere in serenità e con dignità i suoi giorni.

Target consigliato: dai primi anni delle scuole superiori.

Reperibilità:

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