13 Dicembre 2001
 
 
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RELIGIONI Tra urla e insulti passa la mozione leghista
Insorge l'opposizione. Il sindaco Jervolino: un voto razzista

Seduta movimentata, ieri pomeriggio, a Montecitorio, dove si discuteva un ordine del giorno presentato dalla Lega nord contro il finanziamento regionale per una moschea da costruire a Napoli. Dopo quasi un'ora di urla e insulti, la camera dei deputati ha detto sì a una mozione contro lo stanziamento di cinque miliardi per la costruzione di una moschea a Ponticelli, zona orientale di Napoli. Il documento approvato, in barba alla devolution, impegna il governo a "manifestare" al presidente della regione l'opportunità che quei soldi vengano destinati alla costruzione di alloggi. Ma ciò che ha provocato la veemente reazione delle opposizioni (Ds, Margherita e Rifondazione comunista) sono stati alcuni interventi alla camera. In particolare, quello del leghista Dario Galli, che ha augurato al sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino di "potersi vestire ancora a lungo come preferisce e di non mettere il burqa". Dal centrosinistra sono fioccate le accuse di razzismo e intolleranza, così come dal sindaco di Napoli, che ha parlato di "preoccupanti segnali di intolleranza" che arrivano dal Parlamento. Ma, nonostante le pressioni leghiste, il "governatore" campano Antonio Bassolino non ha alcuna intenzione di revocare lo stanziamento, che fa parte, peraltro, di un più ampio progetto di risanamento urbanistico delle periferie napoletane.


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