"Contro il razzismo"
Tremila in corteo a Firenze. Molti gli immigrati
RICCARDO CHIARI -
FIRENZE
I tempi cambiano. Anche nella questura di via Zara, dove
una volta c'era la "squadra antimostro" mentre oggi arriva la
"squadra antivucumprà". E' tutto pronto per la stagione 2002
della caccia al venditore abusivo: gli uomini adatti al compito
sono già stati scelti, con il mandato di individuare, fermare ed
espellere nel più breve tempo possibile i perturbatori
dell'ordine costituito (dai commercianti del centro storico). Ma
forse i vertici delle forze dell'ordine aspetteranno ancora un
po' prima di dare il via agli agenti. Almeno fino a martedì,
giorno in cui il presidente senegalese Abdolulaye Wade riceverà
il "Pegaso d'oro" della regione Toscana, per il suo impegno in
favore dei diritti civili e dei movimenti democratici del
continente africano.
Fosse arrivato ieri in città, Abdoulaye Wade avrebbe incontrato i
suoi connazionali al corteo contro guerre e rezzismo organizzato
dal Forum sociale fiorentino. In tremila si sono ritrovati nel
primo pomeriggio in piazza San Marco. Scortati da perlomeno mille
carabinieri e agenti di polizia in assetto antisommossa, hanno
attraversato il centro cittadino, dove infuriava lo shopping
natalizio. Nessun negozio si è votato al martirio abbassando le
saracinesche in faccia ai clienti, di fronte a una pacifica
manifestazione che ha sfiorato anche il consolato Usa sul
lungarno. Sullo striscione che apriva il corteo c'era scritto "No
al razzismo e no alla guerra, libertà di circolazione su tutta la
terra". Subito dietro le comunità degli immigrati. Compresa
quella molto numerosa dei senegalesi, che ha denunciato le
violenze, le umiliazioni e le offese razziste subite in questura
da alcuni ragazzi sorpresi a vendere merce contraffatta.
Al coro "siamo tutti clandestini" sono sfilati fino a piazza
Signoria anche gli studenti medi, che proprio ieri hanno chiuso
la prima fase della loro protesta contro il progetto Moratti di
privatizzazione della scuola. C'erano poi Rifondazione e il
Movimento antagonista toscano, i sindacati di base e qualche
bandiera arcobaleno dell'Arci. E c'era lo striscione del Cpa
Firenze sud, confuso tra i manifestanti al centro del corteo.
L'altra città ha guardato, e poi ha ripreso a fare compere. Senza
rimanere per nulla turbata da quello che la destra cittadina e i
suoi organi di stampa avevano anticipato, come il raduno dei blac
block a Firenze.
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