I nuovi veronesi
Mostra fotografica di Caroline Groszer


Marina Sorina
Ucraina 1973
impiegata e studentessa

Giunta in Italia nel 1995 in vacanza, si è fermata dopo aver trovato un impiego. Continuando a lavorare, nel ’99 ha ripreso gli studi universitari di lingue – russo e inglese – che aveva interotto in Ucraina. Si sta laureando con una media-voto di 30 e lode. Marina è ebrea. 

È stata fotografata nella sua casa

 

Dove vorrebbe vivere? In Toscana con la possibilità di lavorare a casa e viaggiare in tutto il mondo e, quando sarò vecchia, in Israele oppure in Giamaica
Chi o cosa avrebbe voluto essere? Sempre me stessa, ma uomo, perché gli uomini soffrono di meno
Quali caratteristiche apprezza di più in un uomo? L’intelligenza e l’affidabilità
Quali caratteristiche apprezza di più in una donna? L’intelligenza, la capacità di comprensione e la forza
Il suo colore preferito? Nero
Che cos’è, per lei, la più grande disgrazia? La perdita della memoria, perché se succedesse sarebbe come aver vissuto per niente
Che cosa fa più volentieri? Mangiare e dormire, leggere e scrivere
Chi o cosa odia di più? L’ignoranza, che è la radice di grandi mali come l’estremismo e il fanatismo
Per quali ideali vale la pena di impegnarsi? La felicità prima tua e poi degli altri, l’integrità morale e la serenità
Che cos’è, per lei, l’amore? La realizzazione e il completamento della tua personalità rispecchiata nell’altro
Chi ammira di più per quello che è riuscito a fare nella vita? Ammiro le persone che hanno avuto il coraggio di lasciare il loro paese e che non solo hanno ricostruito la propria vita, ma sono andate avanti nella loro realizzazione interiore
Che cosa apprezza di più nei suoi amici? Fedeltà, apertura mentale, sensibilità, curiosità
Il suo più grande difetto? Sono troppo emotiva
Il suo più grande pregio? La velocità del pensiero
Il suo sogno di felicità? Che tutti gli immigrati ucraini possano tornare a casa e vivere nel benessere che meritano... so però che questo è assolutamente impossibile
Qual è l’esperienza più importante che ha fatto in Italia? La cosa più difficile: essere riuscita a trovare e a creare una cerchia di amici come quella che avevo in Ucraina
Il dono di natura che vorrebbe possedere? Mi piacerebbe saper leggere i pensieri degli altri
Dove pensa di trovarsi fra dieci anni? Insieme alle persone che amo
Come vorrebbe morire? Senza dolore, senza violenza, nel momento giusto, dopo aver portato a termine almeno qualcuna delle cose che so di poter fare
Il suo stato d’animo? Di attesa e speranza
Il suo motto? “L’unica fedeltà è la fedeltà verso te stesso”, ovvero la capacità di adattarti al paese dove vivi, senza dimenticare che, se non ti ricordi chi sei, non diventerai mai nessuno


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