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il manifesto - 22 Giugno 2003 prima pagina

Party d'Europa
IDA DOMINIJANNI
Quando vuole anche l'Europa ci sa fare, decide, trova i soldi, usa le tecnologie. 140 milioni di euro stanziati per la ricerca sull'uso poliziesco dei dati biometrici non sono una barzelletta, e infatti il dato non fa ridere ma piangere se lo confrontiamo con le notizie che arrivano dal largo [...]

jena

Troppo
Se uno come Borghezio può entrare in un centro di prima accoglienza e uscirne vivo, dimostra che gli immigrati sono gente civile. Troppo civile. (jena)



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Extra comunitari
Mare mosso ma sbarchi continui a Lampedusa. Una barca appare in porto con cento profughi, un'altra avvistata al largo. Acque agitate nella maggioranza. Pera contro Bossi: «Chi alza la voce abbassa la mente». Risposta: «Governo di chiacchieroni, pronti alla crisi. E `Pira' non ci fa paura»
ANDREA COLOMBO
Le navi disperate dell'immigrazione clandestina non si fermano. Ieri mattina un barcone partito dalla Turchia, con 107 clandestini provenienti dall'Africa settentrionale e centrale, è approdato a Lampedusa, nonostante la sorveglianza. Gli immigrati sono stati stati trasferiti nel centro di accoglienza già stipato da oltre 500 clandestini arrivati nei giorni scorsi. Un'altra nave, con a bordo oltre 150 persone, è stata avvistata in serata, a 75 miglia dalla costa. L'emergenza sbarchi scatena il furore della Lega. Con un violento scambio di battute tra la seconda carica dello stato, il presidente del Senato, e il leader del Carroccio. «Chi alza la voce abbassa la mente», dice Pera a prima mattina per bacchettare le uscite leghiste. E a tarda sera arriva la replica di Bossi. Violentissima. «Sulle cose del popolo noi alziamo la voce, eccome. Non ci facciamo impressionare da Pera, da Pira... La gente giustamente si sta incazzando». Così Bossi si fa diretto come mai sulla crisi della maggioranza: «Questo è un governo di chiacchieroni, assomiglia ai governi dell' Ulivo. Chiacchiere e niente fatti, almeno siamo riusciti a non farlo rubare». Per il ministro delle Riforme ci sono tre cose sulle quali la Lega è pronta alla crisi: «Devoluzione, pensioni e immigrazione clandestina». A proposito della quale se la prende di nuovo con Pisanu: «In un governo impotente c'è un ministro dell'Interno che è un vero e proprio punching ball. E fa finta di niente, è un democristiano». A coronamento di tutto questo, ieri sera il capo leghista ha fatto sapere che potrebbe essere convocato, forse già lunedì prossimo, il consiglio federale della Lega. «Devo consultare la base - ha detto - perché sta crescendo la scontentezza nei confronti del governo». Una minaccia precisa, che arriva alla vigilia della verifica fissata per venerdì prossimo. Il Carroccio si prepara così a rispondere alle accuse mosse al ministro Tremonti.

Ma la Lega appare isolata. An boccia l'idea di un commissario per l'immigrazione. L'Udc parla di «sfarinamento progressivo della maggioranza». L'Osservatore romano si scaglia contro la Ue, accusandola di offrire una risposta solo «militare» alla tragedia dell'immigrazione. E martedì la conferenza dei capigruppo della camera deciderà sul dibattito parlamentare richiesto dall'Ulivo.ALLE PAGINE 2 E 3



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Nigeria, strage di «ladri di greggio»
Più di cento morti e moltissimi feriti e ustionati, alcuni dei quali gravissimi: una strage, l'ennesima, per l'esplosione di una «pipeline» in Nigeria, dalla quale la popolazione di un villaggio [...]
 
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Il buon piazzista
ALESSANDRO ROBECCHI
Dei tre grandi venditori televisivi del Paese, uno solo l'ha fatta franca. Wanna Marchi aspetta il processo (imminente) e Roberto Da Crema, detto Baffo, langue nelle patrie galere. Silvio Berlusconi, [...]
 
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