Tre sbarchi in 24 ore. Sono soprattutto kurdi e
cingalesi
Ottantacinque in Sicilia, settantadue in Calabria,
una quarantina in Puglia. I primi sbarchi del 2002 hanno
interessato, nelle ultime 24 ore, tutte e tre le regioni di
tradizionale approdo di immigrati.
Il primo si è verificato la notte tra lunedì e martedì lungo la
costa di Alfieri, una località vicina a Crotone, dove un nutrito
gruppo di immigrati dello Sri Lanka ha raggiunto la riva a bordo
di un'imbarcazione priva di bandiera e senza nome. Individuati,
in settantadue (altri sarebbero riusciti a fuggire) sono stati
presi in consegna dalle forze dell'ordine e accompagnati nel
campo profughi sant'Anna a Isola Capo Rizzuto.
Sono cittadini cingalesi anche gli ottantacinque immigrati
sbarcati da una bagnarola di legno all'alba di ieri a Santa
Tecla, piccolo borgo di pescatori a pochi chilometri da Catania.
Si tratta di giovani tra i 20 e i trent'anni, più o meno la
stessa età dei componenti degli ultimi sbarchi avvenuti nei
giorni scorsi nello stesso tratto di mare. Avrebbero navigato
settanta giorni, pagando ai trafficanti tra i 4 e i 6 milioni di
lire testa. Sono stati "ospitati" presso una struttura della
polizia per essere interrogati. La loro sorte allo stato è
incerta, ma dall'aria che tira non è escluso il loro rimpatrio
una volta accertata identità a provenienza.
Il terzo sbarco di inizio anno è avvenuto a Porto Badisco, vicino
a Otranto, dove due scafisti albanesi che avevano appena fatto
sbarcare 29 profughi kurdi sono stati arrestati dalla guardia di
finanza dopo un inseguimento in Adriatico. Sono accusati di
favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I profughi,
bloccati mentre tentavano di sfuggire anche loro alle forze
dell'ordine, sono stati portati in un centro di accoglienza di un
comune del salentino. Anche il loro destino è incerto.
Sempre in Puglia la polizia ha fermato, sulla statale tra Lecce e
Brindisi, cinque immigrati albanesi la cui sorte, con molte
probabilità, sarà uguale a quella toccata ad altri 35 immigrati,
anch'essi di origine albanese, rimpatriati ieri dal porto di
Brindisi insieme a due cittadini slavi.
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