13 Settembre 2001
 
 
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IN BREVE
Profughi, il quarto no

Le autorità australiane hanno respinto ieri un altro battello, il quarto nel giro di due settimane, carico di profughi, intercettato al limite delle acque territoriali. Sul battello, proveniente dall'Indonesia, c'erano circa 130 persone, che sono stati subito respinte in acque internazionali. Nel frattempo il governo di Canberra ha ordinato alla nave della marina Manoora, su cui si trovano altre centinaia di afghani, di far rotta direttamente sul minuscolo stato di Nauru, saltando lo scalo di Port Moresby, in Papua Nuova Guinea, da dove un gruppo di immigrati avrebbe dovuto poi prendere il volo per la Nuova Zelanda e un altro quello per Nauru. Il primo ministro John Howard sembra non voler tener conto della sentenza della Corte federale, che martedì ha imposto all'Australia di farsi carico dei profughi e di farli riportare a Canberra entro questo venerdì.

Otto anni a 11 trafficanti

Pene severe sono state inflitte ieri dal tribunale di Crotone a undici uomini di nazionalità turca accusati di aver favorito l'ingresso clandestino nel territorio italiano di cittadini extracomunitari. I giudici hanno condannato a otot anni di reclusione e sette miliardi di multa l'intero equipaggio del motopeschereccio che lo scorso 27 agosto aveva condotto fino al limite delle acque internazionali italiane una nave con a bordo 354 profughi, in gran parte di etnia kurda. Gli scafisti furono intercettati e poi arrestati dalla guardia di finanza mentre tentavano di allontanarsi su una seconda imbarcazione dopo aver abbandonato i profughi al loro destino.

Croce rossa, altri arresti

Quattro persone legate in vario modo alla Croce rossa di Agrigento sono finite ieri in manette per aver sottratto derrate alimentari destinate agli indigenti. Si aggiungo ad altri 4 arresti effettuati nel mese di luglio nell'ambito della stessa inchiesta. Le persone complessivamente indagate sono cinquanta. Per tutti l'accusa è di accaparramento illecito di prodotti quali olio extravergine d'oliva, farina, latte, parmigiano e prosciutto. Tali prodotti finivano nei negozi o nelle dispense di amici dei volontari della Cri.

La tipografia dei visti

Permessi di soggiorno, carte d'identità italiane, patenti e altri documenti tutti falsi. La tipografia clandestina che li stampava si presentava ufficialmente come una ditta di import-export e aveva sede a Martinengo, in provincia di Bergamo. E' stata scoperta ieri da agenti di un commissariato di Milano che ne hanno arrestato i titolari, due fratelli cittadini marocchini. All'interno della tipografia c'erano anche timbri intestati a diverse questure e comuni del nord Italia.

Muore sotto le macerie

Una bimba di 2 anni, Melita Bairan, è morta sotto le macerie di un capannone crollato in seguito ad un incendio. La tragedia è avvenuta nel primo pomeriggio di ieri in via Pietro Platania nel centro di Catania. Il numero delle vittime poteva essere maggiore dato che nel capannone, regolarmente affittato, abitano 3 famiglie di profughi kosovari, 15 persone in tutto. Nel tentativo di domare l'incendio sono rimasti feriti alcuni pompieri in modo non grave. Per la piccola purtroppo non c'è stato niente da fare: il corpo, parzialmente carbonizzato, è stato sottratto alle macerie solo in un secondo momento. Restano da chiarire le cause dell'incendio.

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