09 Settembre 2001
 
 
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IN BREVE
La morte in attesa
M.D.P.

Tre medici ospedalieri sono indagati per omicidio colposo in seguito alla morte di un uomo di 61 anni avvenuta ieri mattina a Roma. Due sanitari sono dell'ospedale Sant'Eugenio, il terzo del Policlinico Umberto I. L'uomo, Alfiero Mastrangelo, custode presso una scuola di Roma, secondo il racconto fatto alla polizia dai famigliari, si era presentato alle 15 di venerdì al pronto soccorso del Sant'Eugenio per problemi urinari. I medici gli applicano un catetere e lo dimettono. L'uomo però torna alle 21, ha del sangue nel catetere e chiede di essere ricoverato. Gli viene detto che non c'è posto e che dovrà attendere che se ne liberi uno al Policlinico Umberto I. Dopo circa 3 ore dall'Umberto I fanno sapere che c'è un posto ma non possono mandare un'ambulanza. Alle 3,30, su pressione dei famigliari, l'uomo viene trasportato con un'ambulanza del Sant'Eugenio. Al Policlinico, però, si perde altro tempo poiché non si sa bene se il paziente debba passare per il pronto soccorso o essere subito ricoverato nel reparto di urologia. Alla fine l'uomo ottiene la tanto sospirata stanza, ma per motivi che dovranno essere chiariti, si sente male. La moglie e la figlia che erano accanto al letto vedono che sbarra gli occhi e accusa problemi respiratori. Avvertono il personale. Interviene il medico di turno e pratica invano un massaggio cardiaco. L'uomo muore alle 4,30. La polizia ha sequestrato la cartella clinica e ha inviato un rapporto dettagliato, con la denuncia dei famigliari, al pm Marinelli che ora indaga sui tre medici coinvolti. Martedì dovrebbe essere effettuata l'autopsia.

Bimbo sgozza bimbo

Un bambino di 4 anni è stato sgozzato da un altro di 8, spalleggiato dal fratello di 9. E' successo l'altro giorno in un condominio del Bronx, a New York. La vittima si chiamava Emanuel Barima, aveva 4 anni ed era figlio di una coppia ganese emigrata negli Stati Uniti. E' morto per un colpo inferto forse con una penna o con un mazzo di chiavi, che gli ha reciso la vena giugulare. "L'arma - ha dichiarato Joseph Reznick, capo investigatore per il Bronx - è entrata per 4 centimetri nella gola determinando la morte per emorragia". All'assasinio ha assistito anche la sorellina di Emanuel, 5 anni. E' grazie a lei che la polizia ha subito individuato i 2 fratelli aggressori. La piccola avrebbe anche raccontato che i due avevano tormentato Manuel per tutta l'estate. Il più piccolo dei fratelli, probabilmente l'autore materiale del delitto, è accusato di omicidio volontario di primo grado e rischia, come minore, un massimo di 18 mesi di carecere. Per il secondo l'accusa è di aggressione aggravata.

La seconda "Tampa".

La marina militare australiana ha intercettato ieri notte una nuova imbarcazione, proveniente dall'Indonesia, con 200 profughi a bordo. Dopo la vicenda del cargo norvegese "Tampa", il premier di Camberra John Howard continua sulla linea dura contro l'immigrazione irregolare. I 200 nuovi profughi, infatti, sono stati scaricati sulla "Manaroa", la nave per il trasporto truppe già piena dei 433 afghani e srilankesi della "Tampa" che stanno raggiungendo la Papua Nuova Guinea (l'arrivo è previsto per martedì, anche se non potranno sbarcare finchè la giustizia australiana non si sarà pronunciata). Howard ha giusitificato la decisione, sostenendo che la nuova nave è stata trovata "in acque internazionali", sulla stessa rotta della "Manaroa".

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