04 Settembre 2001
 
 
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Da casa a scuola con scorta armata
Come era già accaduto prima dell'estate sono intervenuti polizia ed esercito per garantire la sicurezza delle bambine. "Alla sola vista della divisa scolastica mia figlia scoppia in lacrime", racconta una mamma
ORSOLA CASAGRANDE - LONDRA

L' anno scolastico per decine di alunni di una scuola elementare di Belfast si è aperto ieri esattamente come si era chiuso a luglio: con gruppi di lealisti che tentano di impedire ai genitori di accompagnare i loro figli a scuola e con pesanti scontri tra protestanti e polizia.
Ieri mattina, la Ruc (la polizia nordirlandese) e l'esercito inglese hanno spostato di peso circa duecento residenti (o sedicenti tali) del quartiere lealista di Glenbyrn, che stavano bloccando Ardoyne Road, per "scoraggiare" con la forza un gruppo di genitori cattolici intenti ad accompagnare a scuola le loro figlie (la Holy Cross Primary School è infatti una elementare femminile). Soltanto l'intervento di polizia e soldati ha permesso alle giovani studentesse di entrare in classe e, comunque, ben oltre l'orario di inizio delle lezioni, riprese ieri dopo la pausa estiva.
Mentre le ragazzine, intimorite e terrorizzate passavano attraverso il corridoio "protetto" dalla polizia, decine di lealisti gridavano insulti e lanciavano oggetti. Dentro le aule gli insegnanti cercavano di riprendere una normale attività scolastica, fuori Ruc e esercito avevano il loro bel da fare nel cercare di impedire ai duecento lealisti di continuare nel loro sfoggio di violenza: il lancio di bottiglie, pietre, bastoni, è stato allora diretto nuovamente verso le forze dell'ordine. Con conseguente carica della polizia che per ore ha ingaggiato un duro confronto con i residenti lealisti.
Prima che le scuole chiudessero per le vacanze estive, nei mesi di giugno e luglio, numerosi erano stati gli istituti cattolici letteralmente posti in stato d'assedio da gruppi di lealisti che si spacciavano per residenti protestanti, arrabbiati perché dovevano "sopportare" quotidianamente il passaggio degli studenti cattolici. In realtà le manifestazioni tanto spontanee non erano: ben presto infatti è stata denunciata da parte dei comitati dei genitori degli studenti cattolici l'infiltrazione e l'organizzazione di gruppi di lealisti appartenenti agli squadroni della morte dell'Uda (Ulster Defence Association). La mano lunga del settarismo più bigotto e soprattutto più violento è dunque ancora una volta entrata in attività. Per la verità l'Uda e i suoi sottogruppi non si sono mai fermati. Dopo la protesta di ieri, la scuola cattolica della Holy Cross ha deciso di chiedere ai genitori di accompagnare a scuola i loro figli seguendo un percorso alternativo, che eviti il passaggio attraverso la strada "protestante". La richiesta sarebbe ridicola se la situazione non fosse drammatica: ieri una mamma è finita all'ospedale per una ferita alla testa piuttosto seria causata da una bottiglia.
La violenza protestante è ancora più pericolosa in un momento come quello attuale di stasi politica, dovuta all'ostinato rifiuto degli unionisti (cioè dei politici che rappresentano la comunità protestante) ad accettare e quindi mettere in pratica un accordo di pace (quello del venerdì santo) da loro stessi sottoscritto. Prima dell'estate il governo inglese ha ripreso il controllo diretto sulle 6 Contee nordirlandesi sospendendo l'assemblea per il nord Irlanda e tutte le istituzioni decentrate. Alla base della decisione britannica il ricatto del leader unionista David Trimble che continua a bloccare qualsiasi progresso dei negoziati di pace, ponendo condizioni inesistenti e soprattutto inaccettabili, come la consegna da parte dell'Ira di tutto il suo arsenale. E questo nonostante la conferma da parte della commissione per il disarmo (nominata dal governo inglese) che sul fronte disarmo passi enormi erano stati compiuti dopo che l'Ira aveva proposto un metodo verificabile di "messa a tacere" delle armi.

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