Inseguito,
annega Si
butta nell'Arno per paura dei carabinieri
RICCARDO CHIARI - FIRENZE
Aveva 22 anni il marocchino con permesso di
soggiorno Azem Amis, ed è morto annegato nell'Arno mentre
cercava di nuotare da una riva all'altra per sfuggire a un
controllo dei carabinieri. Nel casolare abbandonato dove si
era accampato per la notte c'erano 35 grammi di hashish, il
che ha portato i militari dell'Arma ad arrestare gli altri due
nordafricani che erano con lui, un tunisino di 20 anni e un
algerino di 24. Amis invece è affogato. Con lui, sono tre gli
immigrati morti in modo violento a Firenze nell'ultima
settimana. Prima un pregiudicato albanese per sfruttamento
della prostituzione, ucciso di pomeriggio a coltellate da due
sconosciuti. Poi un turista rumeno di 50 anni trovato cadavere
nel sottopassaggio della stazione, privo della sua valigia e
di 500 dollari in contanti. I carabinieri raccontano che la
scorsa notte era stata avviata un'operazione di controllo del
territorio. Poco prima dell'alba, sono arrivati a un casolare
nei pressi di Rovezzano, alla periferia est, lungo le sponde
del fiume, dove hanno notato alcuni uomini che fuggivano
dall'immobile per poi buttarsi in Arno. Subito gli uomini
della compagnia Oltrarno si sono divisi, e alcuni di loro si
sono portati sulla riva opposta del fiume. In tempo per
raccogliere due nordafricani, l'algerino e il tunisino. E
proprio loro hanno spiegato che si era gettato nell'Arno anche
un loro amico, scomparso tra le acque. Intanto nel casolare i
carabinieri recuperavano i 35 grammi di hashish. Una quantità
ritenuta sufficiente per l'arresto di chi era rimasto
vivo. Il corpo di Azem Amis è stato recuperato verso le
otto del mattino dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Il
cadavere era all'altezza della pescaia di Rovezzano, a circa
quattro metri di profondità e a una ventina di metri di
distanza dalla riva. Ad inizio settimana si è insediato a
Firenze il nuovo questore Giuseppe De Donno. "Non credo si
debba essere estremamente allarmati - ha detto nei saluti di
rito - ma estremamente attenti". Più o meno nello stesso
momento, il pm che indaga su uno degli omicidi si è sfogato:
"Sul delitto sono venuti a testimoniare in tre. Tutti turisti.
Eppure chi ha ucciso è poi fuggito per le vie del centro, con
i vestiti sporchi di
sangue".
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