Kursk un anno dopo
Centinaia di persone sono giunte ieri alla base di
Vidyayevo per partecipare alla commemorazione dei 118 marinai
morti un anno fa nell'affondamento del sottomarino russo Kursk.
Parenti e amici delle vittime sono stati ospitati a bordo della
nave Svir, rientrata dalla zonoa in cui sono in corso le
operazioni di recupero del relitto. Proprio da Vidyayevo il Kursk
era partito alla volta del Mare di Barents, dove colò a picco il
12 agosto del 2000. Una targa in memoria delle vittime è stata
collocata nell'edificio della base in cui aveano studiato otto
dei marinai scomparsi nella tragedia.
UNIONE EUROPEA
Oneroso allargamento a est
Il ministro presidente della Baviera ha posto ieri un
macigno sulla strada dell'allargamento a est dell'Unione europea.
Edmund Stoiber (Csu, conservatori) attacca il cancelliere Gerhard
Schröder e si dice certo che la Camera dei Länder si
pronuncerà contro. Stoiber accusa il cancelliere si tenere i
tedeschi all'oscuro dei costi che dovranno sopportare con
l'ingresso dei paesi orientali nell'Ue. In un'intervista al
settimanale der Spiegel Stoiber sostiene che Schröder non
fa nulla per informare i cittadini tedeschi: "La gente è
abbandonata a se stessa. Non c'è nessun dibattito su quanto
costerà l'allargamento a est". Un'analisi della Dresdner Bank
calcola che nel 2005 ci saranno costi aggiuntivi di 44 miliardi
di euro. Il contributo netto che la Germania versa all'Ue in
pratica raddoppierà salendo a 21 miliardi di euro.
GERMANIA
Immigrati via al nuovo progetto
Il ministro dell'interno tedesco Otto Schily ha illustrato
l'atteso piano sull'immigrazione, incentrato sulle esigenze del
mercato interno del lavoro. Il progetto dovrà essere discusso da
socialdemocratici e verdi prima di essere trasformato in disegno
di legge dal consiglio dei ministri del 26 settembre prossimo.
Schily confida che la nuova normativa sull'immigrazione possa
venire definitivamente varata entro l'anno "se tutti si
comporteranno in modo cooperativo". Per entrare in vigore la
nuova legge dovrà essere approvata dal Bundestag e dal
Bundesrat, la camera dei Länder dove il governo
rosso-verde non dispone della maggioranza dei seggi. Il ministro
ha rifiutato l'idea di una quota fissa di immigrati, perché
ritiene che la politica dell'immigrazione debba essere
flessibile, cioè secondare le esigenze del mercato del lavoro
tedesco. L'opposizione Cdu ha già espresso un apprezzamento di
fondo per il progetto che accoglie molte delle richieste
avanzate.