Il Nord Italia ha la palma della superflessibilità nel lavoro e
batte il sud su tutti i fronti, dal tempo parziale
all'interinale. Il quadro emerge dai rapporti di Bankitalia sulle
economie delle 20 regioni italiane. Il Friuli detiene il record
di crescita dell'interinale: il numero di "missioni" nel 2000 è
salito del 156% rispetto al 1999, e il monte ore del 183%. Anche
la Lombardia si difende bene: le richieste di impiego di
"lavoratori in affitto" sono cresciute del 75,8% sul '99, mentre
i lavoratori part-time sono aumentati del 7,5%, superando le 350
mila unità, il 79,5% dei quali sono donne. Il Centro ha crescite
meno sostenute, ma comunque significative: in Toscana i part-time
sono aumentati del 9,9%, mentre i contratti interinali sono
aumentati del 48,8%. Nel Sud le nuove forme di lavoro allignano
meno: in Abruzzo e in Molise, per esempio, il ricorso al
part-time e all'interinale non ha registrato segni di
accelerazione tra il '99 e il 2000.
Giappone, nuova manovra
L'economia giapponese è in condizione grave e potrebbe anche
diventare più grave in futuro". Il ministro dell'economia, Heizo
Takenaka, non nasconde le preoccupazioni del governo nipponico su
un nuovo rischio recessione. La possibilità di una ennesima
manovra anti crisi, da attuare non prima di settembre, si fa
sempre più concreta, tanto che secondo il Nihon Keizai i
tre partiti della coalizione governativa avrebbero in realtà già
deciso di varare nuovi provvedimenti di stimolo. Fondamentali
prima di una decisione definitiva, come afferma il ministro delle
finanze Masajuro Shiokawa, saranno i dati relativi al Pil del
secondo trimestre, che verranno resi noti il prossimo 7
settembre. Se la crescita nel periodo aprile-giugno dovesse
risultare negativa, significherebbe che il Giappone è entrato in
recessione, dato che già il Pil del primo trimestre aveva subito
una diminuzione, dello 0,2%. La prossima manovra, secondo molti
economisti, dovrebbe aggiungere 3000 miliardi di yen (circa 27,5
miliardi di euro) agli 82.650 miliardi già stanziati fino al
marzo 2002.
Usa, balzo di produttività
Le aziende statunitensi tirano un sospiro di sollievo: secondo i
dati del dipartimento del lavoro, nel secondo trimestre dell'anno
la produttività è cresciuta del 2,5% contro lo 0,1% del trimestre
precedente e l'1,6% previsto dagli analisti. Un balzo davvero
notevole, a cui fa da contraltare la crescita, minore del
previsto, del costo del lavoro: +2,1%, contro il 5% di maggio e
il 3,4% previsto dagli analisti.
Basf taglia 1200 posti
Basf, il più grande gruppo chimico europeo (103 mila lavoratori in
tutto il mondo), ha annunciato che nei prossimi 18 mesi taglierà
altri 1200 posti di lavoro, dopo la chiusura di 10 fabbriche già
decisa nello scorso giugno. La società tedesca ha registrato nel
secondo trimestre una diminuzione del 14,9% degli utili
operativi, mentre il fatturato è sceso del 7,1%. A fine luglio,
un altro gigante della chimica, la statunitense Du Pont, aveva
annunciato 5.500 esuberi.
Poste, polizze vita in ripresa
Dopo la frenata del primo trimestre 2001 (-4,4%), si conferma la
ripresa del mercato delle polizze vita di Poste Italiane. La
nuova produzione del primo semestre ha recuperato - secondo le
stime di Iama Consulting - i livelli del 30 giugno 2000, a 30.160
miliardi. Il settore bancassurance è cresciuto complessivamente
del 3%, grazie alla buona performance dell'offerta di Poste
Vita.
Roma, lavoro nero in spiaggia
Il 45% degli occupati negli stabilimenti balneari del litorale
romano sarebbero fuorilegge. La denuncia viene dal gruppo dei
verdi della regione Lazio, che cita un'indagine della prefettura
di Roma. La maggioranza dei lavoratori in nero sarebbero
extracomunitari senza permesso di soggiorno e minori. Secondo il
capogruppo regionale verde Bonelli, "quasi tutti gli stabilimenti
si sono trasformati in veri e propri villaggi turistici a
pagamento. L'85% della costa è occupata da stabilimenti e molti
abusi edilizi sono stati commessi per realizzare volumi in
cemento non autorizzati".