07 Agosto 2001
 
 
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Immigrati, ecco la legge Bossi-Fini
Pronto il progetto di legge Bossi-Fini anti-immigrati. Espulsioni più facili, permessi a termine, fino a quattro anni di carcere per i "recidivi". Giovedì la proposta all'esame del consiglio dei ministri
TIZIANA BARRUCCI


Immigrati in Italia solo con un contratto di lavoro. Anzi, a ben pensarci, magari neanche con quello. Pugno di ferro con chi arriva nel nostro paese per riuscire a sopravvivere ma senza regolare permesso. E' questa, da sempre, la linea del centrodestra, ora quella linea diventa legge. La proposta che nasce dalla collaborazione tra il titolare del dicastero delle Riforme Umberto Bossi e il vicepremier Gianfranco Fini, è ormai pronta: il disegno di legge sarà presentato al consiglio dei ministri di giovedì.
In sintesi: espulsioni più facili, introduzione del reato di permanenza clandestina - con pene fino a 4 anni di carcere e processo per direttissima per chi non si allontana entro gli otto giorni successivi al rilascio del foglio di via - prolungamento da 30 a 60 giorni della permanenza nei centri di detenzione, permesso di soggiorno solo per chi è in possesso di regolare contratto di lavoro, abolizione degli "sponsor" per l'ingresso che permettono di venire a cercare un'occupazione, ricongiungimenti ristretti solo ai parenti di primo grado.
"Ci sono circa 200mila immigrati iscritti alle liste di collocamento, bisogna capire chi fra di loro è veramente in grado di lavorare e quanti invece usano l'iscrizione come copertura in modo da restare in Italia - dice al manifesto Giampaolo Landi di Chiavenna, responsabile immigrazione di An - non escludo la possibilità, in un secondo momento, di bloccare i decreti flusso per uno o più anni. E gli imprenditori? Sono loro che chiedono manodopera. "La politica dell'immigrazione non può essere condizionata solo dalle esigenze del mondo dell'industria. Bisogna prendere atto di un sentire comune che teme enclave di immigrati dediti ad attività non lecite, dobbiamo adottare una politica seria contro la clandestinità di pari passo con un sistema serio di integrazione". E se il contratto di lavoro scade? "Saranno previsti i contratti di soggiorno a tempo indeterminato, ma anche la legge Turco-Napolitano prevedeva i permmessi stagionali".
"E'aberrante sotto il profilo umano - commenta il diessino Antonello Falomi - l'idea di globalizzazione che sta dietro al disegno. Si consente ai capitali di circolare senza regole, si pretende che le merci si muovano anch'esse senza regole, soltanto agli uomini viene invece impedito di spostarsi liberamente". Mentre dallo stesso partito di Landi di Chiavenna arrivano forti accuse sulla scelta "dell'accoppiata" Bossi-Fini. "Non mi appare molto convincente - dice Fisichella - un grande partito nazionale come An non si accoppia, nel dare il nome a un tema di tale delicatezza, con una formazione politica e con il suo leader come la Lega Nord e come Bossi".

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