Giornale di Brescia
Lunedì 20 maggio 2002

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Per contrastare l’immigrazione illegale in uso uno scanner capace di «sondare» container e cassoni
Raggi X per scoprire i clandestini

 

Controllo di un Tir: spesso i clandestini sono nascosti tra le merci

  

ROMA - A vederlo così sembra solo un furgone un po’ strano, con un lungo braccio che esce dalla parte posteriore. E invece si tratta della nuova arma utilizzata dalla Guardia di finanza nella lotta contro l’immigrazione clandestina e il contrabbando di sigarette. Un’arma efficace, visto che ha dato risultati positivi nel 70 per cento dei casi. Si chiama «silhouette scan» e funziona come le macchine che, negli aeroporti, controllano i bagagli ai raggi X. Viene utilizzato per verificare i container e i tir che arrivano in Italia dall’estero. Dalla fine degli Anni ’90, infatti, scafisti e contrabbandieri hanno cambiato in parte strategia. Dopo il sequestro di tanti motoscafi, 55 solo nel 1999, sono passati ad utilizzare camion e container con doppifondi. Oppure a nascondere il carico vero dietro uno fittizio: sigarette dietro casse di insalata, ad esempio. Di qui l’importanza di «silhouette scan». Al momento ne sono operativi quattro, nelle province di Bari, Brindisi, Napoli e Salerno. Altri quattro entreranno presto in servizio in Sicilia e Calabria. Tutti al Sud, quindi, e non è un caso: il progetto rientra nel programma operativo «Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia» . «Silhouette scan» non ha una postazione fissa. Viene spostato su strade e autostrade a seconda dei casi. Ogni comando della Guardia di finanza, in via preliminare, ha fatto una mappatura del proprio territorio, indicando le strade più a rischio per i traffici illeciti. Le ispezioni non sono fatte a caso: vengono passati ai raggi X solo i tir e i container sospetti, o per i quali si ha comunque qualche segnalazione. Anche per questo, nel 70% dei casi, i controlli hanno dato risultati positivi. Il mezzo sospetto viene fermato da una pattuglia e poi accompagnato nella piazzola in cui è sistemato «Silhouette scan» . A quel punto, il braccio montato sul retro del furgone viene alzato fino a formare una sorta di arco. Il camion viene fatto passare sotto, e i raggi X rivelano il suo vero contenuto sullo schermo che si trova all’interno del furgone. L’operazione è molto più rapida rispetto ad un’ispezione tradizionale, che comporta lo scarico di tutte le merci trasportate. Il nuovo strumento della Guardia di finanza sta già facendo scuola.

 

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