UN'ARIDA STAGIONE GIANCA


di E. Palcy,
USA 1989, 110’,
versione doppiata in lingua italiana. Con Marlon Brando, Susan Sarandon. Tratto dall’omonimo romanzo di André Brink.

 

Trama

Il prfessor Benjamin Du Toit - un afrikaaner - vive con i suoi cari in Sudafrica. Durante una pacifica dimostrazione giovanile, la polizia di botha spara brutalmente sulla folla e fra i molti uccide anche Jonathan, figlio di Gordon, sui giardiniere di colore. Questi cerca invano le spoglie del bambino, seppellito in fretta non si sa bene dove, ma le sue disperate indagini lo conducono a scoprire che prima di morire il figlio era stato atrocemente torturato. Il tranquillo Du Toit comincia a rendersi conto dei metodi e della crudeltà dei propri compatrioti, sempre ossessionati dalla paura dell’eversione e delle ansie di libertà dei nativi, tacciati di essere comunisti, mentre la polizia di Stato è sempre pronta a scatenarsi contro la gente che affolla il ghetto nero di Soweto. Egli cercherà di aiutare Emily, la vedova di Gordon, sostenendone la denuncia contro lo spietato capitano della polizia, ben sapendo che sarà tutto inutile. Infatti la causa è perduta, la stessa Emily verrà uccisa e sarà espulsa dal Sudafrica anche Melanie, la giornalista che si era ripromessa di scatenare uno scandalo internazionale attorno alle terribili crudeltà della polizia. Du Toit perde anche la stima dei bianchi, viene isolato nell’ambiente di alvoro e abbandonato dalla moglie e dalla figlia. Gli resta solo l’affetto del piccolo Johan, amico fraterno del figlio di Gordon, che ora a scuola deve scontare anche la violenta ostilità dei compagni. Sarà proprio Johan a far pervenire al giornale di Melanie la documentazione sui fatti incriminati, e questo perché la spirale di violenza tocca anche la sua famiglia, e la catena di sangue non si fermerà purtroppo neppure allora…

Target consigliato: a partire dalla terza media

Temi possibili di discussione e approfondimento:

-Chi sono i boeri, detti anche afrikaaners, e perché vengono chiamati "la tribù bianca dell’Africa"?

- Non ci si rende conto del’ingiustizia che ci circonda fino a che non ci tocca di persona o molto da vicino. Purtroppo nel Sudafrica dell’apartheid, come in molte altre situazioni del resto, toccare con mano la realtà delle cose spesso significava e significa esserne coinvolti in modo assai duro e doloroso. Opporsi ad un regime violento non è possibile senza compromettersi in modo assai rischioso. Prova a cercare le testimonianze di chi, bianco, si è opposto all’ apartheid in Sudafrica; conosci i nomi e le vicende di Steve Biko, Nelson Mandela, Beyers Naudee, Desmond Tutu? Cosa ci possono dire oggi personaggi come loro?

Reperibilità:

  • in videocassetta: videoteca Cestim.
  • In videocassetta in vendita: presso le videoteche del circuito commerciale.

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