TUTTO SU MIA MADREA




di Pedro Almodovar,
Spagna 1999, 101’,
versione doppiata in italiano.

 

Trama :

Manuela è argentina, ma vive a Madrid con il figlio Esteban. Per il suo diciottesimo compleanno, decide di regalargli una serata a teatro, ma all’uscita, sotto la pioggi,a mentre cerca di avere l’autografo della prima attrice il ragazzo viene investito da una macchia e muore. La donna, stordita dal dolore, decide di partire per Barcellona, dove abitava con il padre di suo figlio, anch’egli di nome Esteban: vuole annunciarlgi la morte del ragazzo, anche se non gli aveva mai annunciato la sua nascita, e anzi era fuggita per proteggere il bambino dalla vita disordinata del padre. Neppure al figlio aveva mai raccontato la vera storia della sua famiglia, di suo padre. A Barcellona Manuela ritrova l’amicizia di Agrado, un simpaticissimo transessuale che era stata un amico comune con il marito, che già durante gli ultimi anni della loro convivenza aveva cambiato identità. Le due donne si recano in un centro di accoglienza frequentato da Lola, il nome attuale del marito di Manuela, ma nessuno sa dare sue notizie, anzi, qualcuno ne chiede: suor Rosa, una suorina giovane e ingenua che è incinta - proprio di Lola, si scopre poi - e che di lì a poco si scoprirà malata di AIDS. . Intanto è arrivata in città la compagnia che rappresenta "Eva contro Eva", lo stesso spettacolo cui Manuela aveva assistito con il figlio la sera della sua tragica morte. Manuela si presenta a Huma, la protagonista, alla quale il ragazzo voleva chiedere l’autografo prima di morire. Senza rivelare niente a nessuno, Manuela trova lavoro in teatro, diventando tra gelosie e sospetti anche la confidente di Huma e della sua amante. Poi trova un appartamento e vi accoglie anche Rosa, malata e in attesa di partorire. Diventerà per lei una sorella e una madre, facendo quello che la sua famiglia, incollata a principi rigidamente borghesi, si rifiuta di fare. Quando Rosa morirà dando alla luce il piccol, che non si potrebbe chiamare altrimenti che Esteban, si prenderà cura anche di lui. Al funerale di Rosa Manuela incontra finalmente anche Lola, che, malata terminale di AIDS, era tornata in Argentina per salutare i genitori, e ora torna in Spagna per morire come aveva vissuto. Ora Manuela può raccontare a tutti (al padre, ma anche ad Huma) della tragica morte di Esteban, e così affidare anche a loro una parte del dolore che così a lungo si è portata dentro. Lola piange alla notizia della morte di Esteban, il figlio che non avava mai saputo di avere, ma è desiderosa di conoscere il piccolo Esteban appena nato. Manuela li farà incontrare, regalando alla persona che più l’ha fatta soffrire dei momenti preziosi e commoventi. Ma non resiste alle pretese e alle pressioni della famiglia di Rosa, e fugge con il piccolo esattamente come aveva fatto anni prima.Tornerà pochi anni dopo, per portare il piccolo, nato HIV positivo e negativizzato, ad un centro di ricerca medico. Un viaggio che finalmente è sotto il segno della speranza.

Target consigliato: a partire dalle scuole superiori

Temi possibili di discussione e approfondimento:

- La figura di Manuela è la figura della donna madre: madre del figlio, madre di molte altre persone. Come si può rintracciare all’interno del film il suo ruolo?

- Alla persona che le ha rovinato la vita, Manuela non sa dire che "tu non sei una donna, sei un’epidemia", non riuscendo comunque ado odiarla e vendicarsi. neppure davanti alle gelosie di Huma e della sua amante Manuela si lascerà coinvolgere dall’odio. Come giudichi questo personaggio?

- I toni dei personaggi, come è nello stile del regista, sono piuttosto calcati e tendenti al paradosso. Cosa pensi in proposito? Pensi che perdano efficacia o ne acquistino?

- Che profilo degli uomini viene delineato dal film?

 

Reperibilità:

  • in videocassetta: Videoteca Cestim.
  • in videocassetta in vendita: nelle videteche del circuito commerciale