JUNGLE FEVER
di Spike Lee,
USA 1991, 126’,
versione doppiata in lingua italiana.
La colonna sonora è di Stevie Wonder.

 

Materiale collegato consigliato dal Cestim

 

FILM:

 

Mississippi Masala, di Mira Nair, USA 1990, 109’, versione doppiata in italiano. Il film è presentato in questa pagina.

Nozze in Galilea, di M. Khleifi, Belgio 1988, 115’, versione in lingua originale sottotitolata in italiano. Distribuzione: Academy Pictures (1989), Domovideo

In seguito a manifestazioni di protesta contro gli occupanti israeliani sotre in un villaggio arabo nella Galilea, il governatore militare ha proclamato la legge marziale. Sono prossime le nozze del figlio del Mutkar Abou Adel, il capo-villaggio, che intende celebrarle secondo la tradizione, con memorabile solennità. Il Mutkar si rea quindi dal governatore e lo prega di sospendere temporaneamente il coprifuoco perché tutto il villaggio possa festeggiare. La sospensione viene concessa, a patto che tutto si svolga entro 24 ore e che vengano invitati alle nozze come ospiti d’onore anche lui e tre ufficiali - due uomini e una donna - con il segreto intento di spiare i piani dei ribelli. Il Mutkar accetta, ma al villaggio non trova tutti concordi con la scelta fatta. Alcuni giovani estremisti anzi congiurano - sia pure in modo assai maldestro - per eliminare il governatore e la sua scorta. Ha inizio la festa di nozze, con tutti i rituali che la precedono e l’accompagnano, fino all’attesa del "lenzuolo-verità" che confermi la consumazione del matrimonio e la verginità della sposa. Psicologicamente bloccato dall’atmosfera di tensione che sente intorno a sé e dal cerimoniale cui viene costretto, percepito come anacronistico, il giovane non riesce ad unirsi all’amata, la quale salva in extremis la situazione macchiando da sé il lenzuolo e ponendo così fine alla festa e al rischio incombente di ben altro bagno di sangue.

Il film racconta il tutto con serietà ma anche con ironia, incastonando nella storia portante alcune scene davvero divertenti, come l’episodio del cavallo che si va a cacciare in un campo minato costringendo il governatore israeliano e il capo palestinese a collaborare per farlo uscire vivo, uno con la mappa delle mine alla mano, l’altro con i sui richiami in arabo, o le figure del bambino e del nonno, che , entrambi assai poco curanti di tutto ciò che si svolge attorno a loro, alla fine della festa scenderanno beati nell’uliveto ad aspettare l’alba.