BASHU' IL PICCOLO STRANIERO


di Bahram Beyzai
Iran 1985, non proiettato fino al 1989.

 

Trama:

Siate premurosi nell’ospitalità - dice un passo della Lettera agli ebrei – perché ci furono alcuni che così facendo ospitarono degli angeli senza saperlo.

…e l’ospite è arrivato in un villaggio iraniano, nei pressi di una capanna in cui vivono una mamma e due bambini in attesa del ritorno del padre. Ma è piccolo, sporco, lacero, parla una lingua che nessuno comprende e nessuno sa da dove viene. E’ sopravvissuto a qualcosa di terribile, ma non sa dire nulla di sé. Che fare? Tenerlo con sé, magari attirandosi una maledizione, o cacciarlo e lasciarlo al suo destino? E’ lo straniero, l’altro, l’immigrato come colui di cui non si sa nulla, che fa emergere pregiudizi e razzismo latente in ciascuno. Bashù non parla la lingua del villaggio in cui è capitato, non puo’ quindi spiegarsi usando normali canali di comunicazione, non puo’ raccontare la sua storia. Se lo si accetta, lo si deve accettare com’è, in toto, perché non puo’ dare garanzie né rassicurazioni a nessuno.

La madre sceglie l’accoglienza. E lui saprà sorprendere tutti. Nessuno saprà mai di più sul suo conto, ma ciò che di lui si imparerà sarà molto più importante.

Un film duro e tenero al tempo stesso, come il suo piccolo personaggio.

 

Target consigliato: a partire dai primi anni delle superiori.

Reperibilità:

  • in videocassetta: videoteca Cestim

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