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GATTO NERO GATTO BIANCO
(Crna mack, beli macor) |
di Emir Kusturica, Francia-Germania-Jugoslavia 1998 doppiato in italiano. |
Materiale collegato consigliato dal Cestim LIBRI:
LIBRI: -Paolo Zatta: La questione zingara. i diritti civili, la giustizia, la scuola, il lavoro. Francisci 1992, atti del convegno di Padova del Coordinamento Regionale Veneto Opera Nomadi. Il libro è presente nella biblioteca Cestim. - G. Battagla, Comunità S. Egidio : La pentola di rame. frammenti di vita del mondo dei nomadi, Melusina editrice, Roma 1992. - La maschera e il pregiudizio. Storia degli zingari, Melusina editrice, Roma 1990
ALTRO MATERIALE: Sugli zingari, la loro storia e la loro cultura, si può inoltre consultare la scheda tematica dedicata agli zingari sul sito internet del Cestim: Note di critica: All'origine c'è un documentario su un gruppo musicale gitano, i Muzika Akrobatica, prodotto da una rete tedesca. Poi, però, le cose si complicano. Kusturica, durante i sopralluoghi, viene a conoscenza di un numero imprecisato di vicende strampalate e interessanti, come quella del nonno morto poco prima di un matrimonio, conservato sotto ghiaccio dai parenti per non rinviare la cerimonia, e legge "I racconti di Odessa" di Babel, in particolare "Il Re", rimanendo colpito dalla sensibilità dello scrittore per i criminali con un punto debole (...) Kusturica ha dovuto aspettare l'opera sesta per abbandonarsi senza ritegno al piacere della comicità. Gatto nero gatto bianco è infatti il suo film più affettuoso e solare, divertito e sereno, una comprensibile boccata d'aria dopo il travaglio di Underground e i suoi sgradevoli postumi. Schematizzando, si potrebbe dire che esso rappresenta una variazione sul tema di Il tempo dei gitani, senza contaminazioni epiche e melodrammatiche e, soprattutto, senza un background sociale, che è possibile intravvedere solo in filigrana. Niente più peregrinazioni attraverso la frontiera, dunque, con bambini comprati per "caritare", ragazze destinate a prostituirsi e giovani avviati al furto, niente più strazianti addii, sorelle ospedalizzate, amicizie e amori traditi. Il popolo Rom è ancora lì, con la sua primigenia irriducibilità a qualsiasi gabbia collettiva, un tratto aristocratico che non lo abbandona anche quando delinque o mendica, una resistenza alle sollecitazioni del denaro e del consumismo che balza agli occhi pur in presenza dell'accumulazione - delle banconote e degli oggetti. Ma, per una volta, l'occhio del regista sembra concentrarsi sul meraviglioso libro delle caricature che esso propone, in una ricognizione ammiccante e comprensiva, in qualche modo ariostesca, che non esclude il rimpianto nostalgico e si traduce, appunto, in una sorta di realismo magico. (Paolo Vecchi, in "Cineforum", 379, novembre 1998)
VENEZIA - È nato a Sarajevo, è
di religione musulmana e la sua lingua materna è il serbo. Rifiuta
di definirsi serbobosniaco, perché "mi sento francojugoslavo".
Quando parla del suo paese, lo chiama Jugoslavia, come se la guerra
non l'avesse frantumato nel sangue, "perché per me esiste ancora
nonostante tutto, ed è un concetto culturale, una realtà
emotiva e anche politica che i nuovi confini non possono distruggere".
Emir Kusturica è un uomo di 43 anni, bello e forte, con i capelli
ricci, gli occhi azzurri e un sorriso gentile: pare mite ma non lo è,
il che gli ha permesso di difendersi con forza quando il suo film "Underground",
Palma d'oro al Festival di Cannes del 1994 è stato accusato nel
pieno del tragico conflitto in Bosnia, di essere filoserbo, e cioè
dalla parte sbagliata.
-Cici Daci Dom, Noi zingari d’Italia, servizio RAI disponibile in cassetta presso il Cestim. - Speciale TG1, marzo 1998 : Zingari. Il servizio è presente nella videoteca Cestim. - ROM, gli altri zingari, di m. Gianni, 1993, 30’, video della collana I popoli che scompaiono (distribuzione RCS Home Videosrl, Via Mecenate, 9- 120138 Milano) - POGROM, rivista per i diritti dei popoli minacciati, numero monografico vol I, n.2 maggio-agosto 1994 (Pontecorboli editore). Presente nel Centro di Documentazione Cestim.
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