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L' ODIO
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di Mathieu Kassovitz 1995. Premio Migliore Regia Cannes '95.Versione doppiata in lingua italiana. |
Materiale collegato consigliato dal Cestim FILM:
My name is Joe (Ken Loach), Gran Bretagna 1998, 105’. Pur non trattando di immigrazione, il film è un buonissimo spunto di discussione sull’emarginazione, sul "mondo parallelo" in cui vive chi è emarginato, spesso difficilmente raggiungibile in profondità anche da chi vi lavora a stretto contatto ma non vi è mai appartenuto. Joe vive a Glasgow, dove ha un lavoro e si occupa di una squadretta di calcio nella quale ha coinvolto molti ragazzi del quartiere, una periferia emarginata, che rischierebbero probabilmente di cadere nella malavita o nella droga se nessuno si occupasse di loro. Tra essi c’è Liam, che vive con Sabine il loro figlioletto Scott. Nell’incarico di seguire questa famiglia, Sarah, che lavora nella sanità per i servizi sociali, conosce Joe, e inizia con lui una relazione. Joe trova il coraggio per raccontarle il proprio passato, l’alcol, l’abbruttimento, fino al programma degli Alcolisti Anonimi, che ha seguito con impegno riuscendo a non bere per un anno intero. Ma quando gli scagnozzi di uno spacciatore abbordano Liam e pretendono da lui la restituzione di un debito, il ragazzo, disperato, chiede aiuto a Joe. Egli accetta di trasportare un carico di droga per saldare il debito di Liam e tenerlo fuori dai guai. Sarah, che aspetta un figlio da Joe, scoperto ciò che l’uomo sta facendo, sconvolta, se ne va e si rifiuta di vederlo. Joe non vuole perderla e le promette che non continuerà. Lo spacciatore però non è il tipo da essere placato: minaccia di spezzare le gambe a Liam se Joe non continuerà nel lavoro, e l’uomo, disperato, si ubriaca di nuovo. Liam lo va a trovare, e sentendo arrivare gli uomini di Mc Gowan, si impicca alla finestra. Ai funerali di Liam Sarah è presente. Aspetta Joe, poi si allontanano insieme in silenzio. Il film è disponibile in videocassetta nelle videoteche del circuito commerciale. Ovosodo di P. Virzì, Italia 1997, 99’, versione originale in lingua italiana. A Livorno, nel popolare quartiere chiamato Ovosodo, nasce nel 1974 Piero Mansani, figlio di un ex portuale che entra ed esce di galera. Morta la mamma, Piero cresce insieme al fratello ritardato, ad una giovane matrigna molto nervosa e ai libri che gli presta Giovanna, la prediletta insegnante di lettere. Al liceo conosce Tommaso, ragazzo ribelle ed esibizionista, di famiglia molto ricca. Per caso, Piero si lascia trascinare da lui in un mondo sconosciuto, popolato di artisti e filosofi, che per molti versi lo affascina, ma anche lo confonde: soprattutto lo confonde Lisa, cugina di Tommaso, di cui si innamora… lo stile del gruppo, tra spinelli e nottate in bianco, lo lascia perplesso e stralunato, anche perché Piero non ha alle spalle una famiglia della società- "bene", ma deve comunque tornare, più confuso e stralunato di prima, al suo vecchio quartiere. Passano gli anni, e i sogni della gioventù lasciano presto il posto alla realtà. Messa da parte la scuola, dopo il servizio di leva, Piero si sicrive nelle liste di collocamento e viene chiamato per un impiego proprio nella fabbrica del padre di Tommaso, il quale intanto parte per l’America. Nel frattempo riprende a vedersi con Susi, la ragazza del suo condominio che fin da piccola lo guardava con interesse. Quando lei gli dice di essere incinta, i due si sposano, e lei la mattina lo accompagna sul posto di lavoro. Piero è ormai un uomo. Ed è anche felice. Se non fosse per quel qualcosa che ogni tanto sente dentro, come un ovosodo" che non gli va né su né giù…..
Alamo bay di Louis Malle 1984. Con Ed Harris, Amy Madigan, Ho Nguyen. Sulla costa del Texas va crescendo una comunità di profughi vietnamiti. Lavorano come mano d'opera nell'economia peschiera locale, ma sempre più riescono a mettersi in proprio, grazie alla loro determinazione e al loro stile di lavoro. La tensione contro di loro cresce nella comunità bianca e, dopo vari episodi di violenza razzista, la maggior parte dei vietnamiti parte. Qualcuno però decide di resistere, insieme alla proprietaria di una impresa di pesca che dà lavoro a molti vietnamiti. La ragazza, che pure ha una relazione d'amore di lunga data con il più disperato dei razzisti, si schiera apertamente dalla parte dei vietnamiti. Nell'inevitabile scontro uccide l'amante. Possibili spunti per la discussione: - difficoltà di accettazione degli immigrati specialmente quando esistono reali motivi di concorrenza economica
Target consigliato: scuole superiori.
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