CALIBRO 9 Memoria dei Rom In Friuli-Venezia Giulia vive una comunità Rom di origine slovena le cui origini risalgono alla deportazione operata dal regime fascista nel 1941, dopo l'invasione della Jugoslavia al fianco dei tedeschi, con l'annessione della provincia di Lubiana e che interessò, oltre ai Rom, decine di migliaia di sloveni e croati. È quanto testimoniato dagli stessi deportati in un documentario radiofonico realizzato dal regista Andrea Giuseppini, prodotto dall'Opera Nomadi. «Le storie di Stanka e Maria: la deportazione dei Sinti e dei Rom in Friuli-Venezia Giulia durante la II Guerra Mondiale» racconta la storia di questa comunità, che vive prevalentemente in provincia di Udine, composta da famiglie diverse ma con gli stessi, tipici, cognomi: Braidich, Hudorovich e Levakovich. Nel 1942, dopo l'occupazione e l'annessione della Slovenia da parte dell' Italia fascista, Stanka e la sua famiglia, madre e otto tra fratelli e sorelle, vengono deportate nel campo di concentramento di Gonars (Gorizia). Qui e in altri campi della penisola - spiega la storica Alessandra Kersevan - sono state recluse decine di migliaia di sloveni e croati e solo a Gonars sono morte di stenti e malattie quasi 500 persone. |