RAZZISMO Immigrato pestato dall'autista di un bus a Napoli NAPOLI Aggredito e malmenato solo per aver chiesto al conducente di un bus di linea di poter comprare il biglietto, il portavoce degli «immigrati in movimento» napoletani, Abou S., è finito all'ospedale con un trauma cranico facciale e contusioni multiple. Giovedì sera Abou da piazza Principe Umberto stava ritornando a casa con il T41B, della società Ctp. Salito sul pullman ha chiesto - come di norma su questa linea - di acquistare un biglietto, ma l'autista inspiegabilmente ha iniziato a inveire contro gli immigrati intimandogli di sedere senza storie. Il ragazzo ha quindi chiesto nuovamente per favore di avere un biglietto, ma l'uomo di tutta risposta ha iniziato a colpirlo violentemente con calci e pugni, ferendolo al volto. E quando Abou ormai in stato confusionale ha richiesto aiuto alla polizia, le forze dell'ordine non solo non hanno identificato né il conducente né gli altri passeggeri - 5 persone che fra l'altro hanno affermato di non aver visto nulla - ma volevano condurre proprio lui alla caserma Raniero per ulteriori accertamenti. Solo l'intervento di Franco Maranta, consigliere regionale del Prc, ha fatto sì che Abou fosse soccorso e portato all'ospedale Loreto Mare. Per Maranta si tratta dell'ennesimo episodio di razzismo simbolo dell'inasprimento del clima d'intolleranza scatenato dalla legge Bossi-Fini sull'immigrazione. Ma anche una storia di ordinaria follia che ripropone il problema dell'ondata di violenza che sta attraversando la città, dove le vittime diventano carnefici. Visto che i protagonisti sono un lavoratore - autista di una linea a rischio, la Napoli-Aversa, via Secondigliano - e un ragazzo di 22 anni originario della Costa d'Avorio. Ora, in ogni caso, dopo la denuncia di Abou spetterà alla magistratura definire eventuali colpe e responsabilità. (Francesca Pilla) |