il manifesto - 08 Novembre 2002
IN BREVE
Il quinto razzista
E' stato arrestato ieri mattina Rossano Fuschillo, di 19 anni, il quinto ultras laziale accusato di aver partecipato il 14 settembre a Roma al raid contro un marocchino, ridotto in fin di vita a colpi di mazze da baseball e di catene. Gli agenti della Digos hanno notificato al giovane l'ordinanza di custodia cautelare, chiesta dal pm Sereni e convalidata dal gip Daniela Giamarinaro, per concorso in tentato omicidio volontario con l'aggravante dei futili motivi e del decreto Mancino. Il giovane, soprannominato «Ciccio» dagli Irriducibili, frequentava da poco la sede ultras in via Bossi, all'Ostiense, vicino alla quale è avvenuta l'aggressione ma secondo gli investigatori avrebbe partecipato al pestaggio di Kay Abelam insieme ai quattro amici. Nel frattempo le condizioni del marocchino migliorano lentamente, anche se sono ancora forti le conseguenze del trauma cranico che lo ha tenuto per settimane in coma nell'ospedale San Giacomo.

Peste bubbonica

Un caso è praticamente certo, l'altro è ancora sotto analisi: ma tutto lascia presumere che i primi due casi di peste bubbonica da un secolo in qua abbiano fatto la loro comparsa a New York. Una coppia in visita a Manhattan dal New Mexico che accusava i sintomi della peste è ricoverata al Beth Israel Medical Center: «Analisi per confermare che si tratti di peste bubbonica sono in corso sui due pazienti», ha detto in una conferenza stampa Thomas Frieden, il responsabile della divisione di salute pubblica. Secondo le informazioni fornite da Frieden, test preliminari hanno dato risultati positivi alla peste per l'uomo di 53 anni, attualmente in condizioni critiche. Mentre la donna di 47 anni è in condizioni al momento stabili. Freden ha anche immediatamente messo in chiaro che non ci sono rischi per la popolazione di New York: la peste non è facilmente contagiosa. E gli esperti sono convinti che la coppia abbia contratto il morbo nel New Mexico.

L'Ogm dell'Oregon

Un «no» da 6 milioni di dollari. Tanto hanno dovuto sborsare in propaganda le multinazionali del biotech per convincere i cittadini dell'Oregon a votare contro l'etichettatura degli alimenti che contengono organismi geneticamenti modificati. Il tentativo degli ambientalisti, che erano riusciti ad ottenere il primo referendum per rendere trasparente sulle confezioni l'uso di ogm negli Usa, è fallito: ieri il 73% ha votato no. E pensare che anche Paul McCartney era sceso in campo per sostenere la battaglia che si è combattuta in Oregon contro gli ogm. Del resto, di questi tempi, si sa come vanno a finire le votazioni da quelle parti.

L'addio a Marisa

Tante corone di fiori, quelle dei partigiani, di Rifondazione Comunista, dei Comunisti d'Italia, dei Ds, del Comune di Roma, dei «compagni e delle compagne dell'Unità», il quotidiano dove aveva lavorato, oltre a Paese Sera, e tanta gente, tra cui molti giovani. Così la città di Roma ha dato l'addio, con una cerimonia laica nella sala della Protomoteca in Campidoglio, a Marisa Musu, la partigiana di via Rasella, giornalista, impegnata per anni nel mondo della scuola, una grande passione per i bambini, morta a 77 anni domenica scorsa. Le ceneri di Marisa Musu (ha voluto essere cremata) saranno traslate nel cimitero di Calvi, in Umbria.

Pestaggio fascista

L'aggressione è avvenuta sabato scorso, ma è stata denunciata ieri: il musicista Stefano Iguana del gruppo «Fleurs du mal», aveva da poco terminato il suo concerto al pub «O Connors», nella centralissima via dei Cartari a Roma - durante il quale aveva espresso il proprio sdegno per la manifestazione fascista di Forza Nuova che si era svolta nel pomeriggio. Iguana, aggredito a freddo da sei persone mentre era intento a sistemare la strumentazione, ha riportato due fratture a una mandibola.