L'Arci nazionale e l'Arci Puglia, annunciando
azioni legali contro il ministro Bossi "per incitamento al
razzismo e alla violenza" in merito alla vicenda dei circa
mille profughi sbarcati a Catania e attualmente ospitati nel
campo allestito nell'aeroporto militare di Bari, ribadiscono
la necessità che alle organizzazioni di tutela dei diritti dei
migranti venga consentito di entrare, con interpreti propri,
dentro il campo e di parlare con queste persone prima
dell'arrivo della Commissione centrale per il riconoscimento
dello status di rifugiato perché "troppo spesso in questi mesi
abbiamo assistito a soprusi da parte del governo nei confronti
di richiedenti asilo e profughi".
MUOIONO SULLE MINE
Tragica fine del "viaggio della speranza" per due immigrati
di nazionalità turca che cercavano di entrare clandestinamente
in Grecia: sono morti su un campo minato alla frontiera tra i
due paesi; un terzo immigrato è rimasto gravemente ferito. Il
campo minato - hanno sostenuto fonti dell'esercito greco - era
marcato, circondato da una rete, e da numerosi cartelli e luci
al neon per avvertire il pericolo". La tragedia è avvenuta
nella regione frontaliera di Evros (nordest del Paese)..
ARRIVI IN VISTA
Secondo la polizia cipriota altre navi cariche di immigrati
starebbero facendo rotta verso le coste europee. Le
imbarcazioni sarebbero state avvistate nel canale di Suez. Nel
frattempo il governo di Nicosia ha respinto le notizie diffuse
da alcuni media italiani, secondo cui le autorità cipriote
avrebbero consentito al mercantile Monica - sbarcato lunedì a
Catania, di partire da un porto dell'isola.
BIMBO SOLO
Resta ancora senza genitori il piccolo kurdo,
dall'apparente età di 4 anni, ricoverato all'ospedale
Cannizzaro di Catania. Il bimbo, ribattezzato dai sanitari
Salvatore, è sbarcato da solo, lunedì scorso, dal cargo
"Monica" e si presenta in un gravissimo stato di denutrizione.
Le ricerche dei genitori sono state estese anche al centro di
accoglienza di Bari, dove sono stati trasferiti gli altri
profughi. Qui la polizia ha inviato via e-mail le foto del
bambino, dopo aver verificato che non è il figlio della donna
ricoverata in un altro ospedale di Catania subito dopo lo
sbarco.