20 Marzo 2002
IMMIGRAZIONE Dai media è scomparso l'"allarme sicurezza". Un altro
miracolo di Berlusconi MANUELA CARTOSIO
L'agenda politica influenza l'agenda
editoriale. Ovvio. Meno ovvio che sul tema dell'immigrazione
la destra sia riuscita a farlo sia quand'era opposizione sia
ora che governa. E' quel che dimostra la ricerca commissionata
dalla Margherita all'Osservatorio di Pavia. Nel 2000 e nel
2001 i sei tg di prime time delle reti Rai e Mediaset hanno
complessivamente dedicato 137 ore e 24 minuti all'immigrazione
e a fatti di criminalità ad essa connessi. Pari al 7% della
durata di ogni tg. Nel 2001 il tema - questo il punto
interessante - cala rispetto all'anno precedente e il calo è
particolarmente sensibile negli ultimi sei mesi del 2001, cioè
dopo la presa del potere di Berlusconi. Le news
sull'immigrazione scendono da 963 a 350 minuti, quelle sulla
criminalità da 2.625 a 2.134 minuti. "Da metà maggio 2001 a
oggi sono venuti meno gli interessi degli imprenditori
politici della paura, che prima consideravano l'immigrazione e
la criminalità temi redditizi". Così Gad Lerner legge la
"clamorosa" diminuzione - da 16 a 10 ore - dell'immigrazione
nei tg. Non è stato un minculpop a dettare le scelte ai
direttori dei tg. Sono stati Berlusconi e soci:
all'opposizione avevano tutto l'interesse a gridare
all'emergenza per mettere in difficoltà il centro sinistra;
una volta al governo, hanno messo la sordina
sull'immigrazione. Un tema che il centro sinistra, passato
all'opposizione, non ha "usato". Il centro destra
dall'opposizione ha imposto una "sovrarappresentazione"
dell'allarme sicurezza, dice Paolo Gentiloni, responsabile
informazione della Margherita, al governo ha imposto una
"sottorappresentazione". Nonostante gli sbarchi di
"clandestini" (sic) siano aumentati, tiene a precisare l'ex
ministro degli interni Enzo Bianco, i tg ne hanno parlato di
meno. Resta da verificare come i tg, ora tutti in mano al
centro destra, reagiranno al mega sbarco a Catania e alla voce
grossa di Bossi che, anche stando al governo, non può smettere
di fare l'imprenditore politico della paura.
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