da "Il Manifesto"

04 Marzo 2001

Veneto, lo skin e il Governatore

Il presidente della regione Veneto Giancarlo Galan patrocina la nascita di un "Osservatorio sulla giustizia". Chi lo richiedeva è un capo skinhead, sotto processo per istigazione all'odio razziale

PAOLA BONATELLI - VERONA

Egregio signore, le comunico il riconoscimento del patrocinio della regione Veneto alla sua iniziativa, prego apporre stemma veneto e diciture appropriate, firmato il presidente. Il tono della lettera è quello di una comunicazione ufficiale della regione Veneto (protocollo n. 59 del 15 febbraio 2001). "L'iniziativa" è la formazione di un "Osservatorio sulla giustizia". "Il presidente" è il forzitaliota Giancarlo Galan. "Il signore" patrocinato è uno dei più noti naziskin del Veneto, membro autorevole del Veneto Fronte Skinhead. Insieme a molti altri esponenti del gruppo skin, Miglioranzi è sotto processo per violazione del decreto Mancino sull'istigazione all'odio razziale. Battezzate dal singolare rapporto tra un capo skin e un "governatore" del Nord, le destre di Verona riunite (An, Lega, integralisti cattolici, Forza nuova e Veneto Fronte Skinheads, con l'intervento di un giornalista della Padania) hanno costituito ieri l'"Osservatorio sulla Giustizia", che opera "grazie all'impegno dei volontari" ed è "in stretta collaborazione con la struttura nazionale dell'Associazione per la Giustizia e il Diritto "Enzo Tortora"". Associazione "Enzo Tortora"? Francesca Scopelliti, senatrice di Forza Italia e compagna di Tortora, nonché presidente dell'omonima fondazione, non ne sa nulla. Raggiunta al telefono, smentisce categoricamente qualsiasi coinvolgimento della Fondazione da lei presieduta e denuncia di non essere mai stata contattata dall'associazione in questione. Assiepati nella saletta "verde" della Provincia di Verona e blindati all'esterno dalla polizia (un'istituzione locale circondata di agenti: a Verona è diventato normale, possibile che nessuno se ne accorga?) i "volontari" del costituendo "Osservatorio" hanno sparato a zero sulla legge Scelba e sulla legge Mancino, augurandosi che il futuro governo Berlusconi sappia "fare giustizia" in senso legislativo. Ad attaccare queste leggi sono personaggi che con la giustizia hanno continuamente a che fare, gli stessi che nel '97 diedero vita a quel "Comitato vittime dell'ingiustizia" attraverso il quale si saldò l'alleanza tra la Lega, gli integralisti cattolici e i neofascisti in Veneto, dopo la vicenda della scalata al campanile di San Marco. Ora ci riprovano e vorrebbero avere le carte in regola: patrocinio della Regione e sostegno di deputati, consiglieri regionali e assessori comunali dal Ccd a Forza Italia, da An alla Lega. Insomma, il fronte completo.