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da "Il
Manifesto"
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25 Febbraio 2001 La destra si difende. Male Dopo Novi: "Non siamo razzisti, ma i clandestini..." "Mi fa orrore che prima della scoperta dei veri responsabili i miei compatrioti siano stati accusati del delitto di Novi Ligure. Il vostro paese è un paese che dà ascolto agli xenofobi, ai giustizieri, un paese in cui avevo creduto e che mi ha deluso. Per questo me ne vado. L'Italia è per me un sogno infranto". Con queste parole sul Resto del Carlino, Emir, albanese, dà l'addio al nostro paese. I Ds mettono sotto accusa la destra, a partire dal leghista Borghezio e da Zacchera e Landi di Chiavenna, di An. Ma Borghezio nega di aver usato "espressioni di tipo razzista". "Mi sono mosso con atti parlamentari per chiedere il rafforzamento delle forze dell'ordine sul territorio", giura. E Zacchera, che si era scagliato contro la "banda di slavi, geneticamente avvezzi a tali efferatezze", tira in ballo la solita storia delle "parole estrapolate dal contesto" strumentalmente, e poi che volete, "ho solo ricordato le barbare stragi che insanguinano i Balcani e in ogni caso la sinistra ha sempre sottovalutato il gran numero di immigrati clandestini che hanno compiuto delitti". E meno male che ha chiarito il contesto... Al punto che anche il leader del ccd, Casini, trova opportuno bacchettare i suoi alleati, di fronte alla platea nazional-alleata di Napoli: "Avrei preferito da parte di alcuni nostri amici più cautela prima di arrivare a sentenza". Altri esponenti di An, come Gasparri e Mantovano, chiariscono di aver aspettato prima di parlare, ma perdono l'occasione per continuare a tacere: "Adesso non si può rovesciare tutto e fare finta che certe cose non esistono" (Gasparri); "è la clandestinità che favorisce comportamenti illegali" (Mantovano). Invece per Fini è il ds Mussi, che accusa la destra, a aver "perso un'occasione per tacere". Mentre, interviene anche Bossi, "la sinistra ha la coda di paglia perché ha 260 chilometri di confine senza controlli". Ma per carità, lui della manifestazione contro gli immigrati ad Alessandria (annullata), non aveva idea. E "se i figli ammazzano i genitori vuol dire che il mondo è conciato male". Interpretazioni un po' più articolate le tentano anche altri esponenti politici: "A forza di puntare solo sul business ci dimentichiamo delle lacerazioni sociali", è quella del ppi Castagnetti. Cerca un responsabile nei soliti media la ministra Patrizia Toia. I media, per il sottosegretario alle comunicazioni Vita, dovrebbero invece evitare di "rincorrere aprioristicamente un clima". E per il sindaco di Novi Ligure, Mario Lovelli, qualcuno dovrà chiedere scusa agli immigrati. |