da "Il Manifesto"

21 Febbraio 2001

Merano, arrestati 13 skin

Membri dell'internazionale neonazista "Sangue e onore"

PIPPO DE MARCHI - BOLZANO

Che in Alto Adige girassero un po' troppi naziskin lo si era capito già da una decina di giorni, da quando un gruppo di teste rasate aveva aggredito e mandato all'ospedale tre marocchini. In realtà lo si era intuito da tempo, tanto che ieri, dopo un anno di indagini, le forze dell'ordine hanno portato a termine un'operazione per smantelare la rete di estremisti. Tredici naziskin altoatesini , tutti di età compresa tra i 19 e i 27 anni, sono stati arrestati dalla Procura della Repubblica di Bolzano per la violazione della legge Mancino sulla discriminazione razziale, etnica e religiosa. Altri undici sono stati denunciati. Appartengono tutti alla divisione austriaca dell'organizzazione internazionale neonazista "Blood and Honour" (Sangue e Onore). Le forze dell'ordine hanno individuato in Accia Johler, lo "straniero", la mente del gruppo. Il giovane tedesco che vive e lavora ad Innsbruck avrebbe fatto da tramite per gli incontri tra i gruppi tedeschi, austriaci e quello meranese. In manette anche una giovane donna di Rablà, un piccolo centro della Val Venosta. La "skingirl" ha beneficiato degli arresti domiciliari perché madre di un bimbo di due anni. Nelle case degli arrestati gli agenti hanno sequestrato bandiere con croci uncinate, libri come il Maine Kampf di Hitler e pubblicazioni della destra americana, manifesti e materiale di propaganda. Dalle abitazioni di alcuni giovani sono saltate fuori anche armi come mazze corte da baseball, tirapugni e qualche arma bianca da taglio. L'organizzazione internazionale neonazista "Blood and Honour" (Sangue e onore) alla quale si richiamava il gruppo di skin meranesi è stata fondata in Inghilterra verso la fine degli anni Ottanta dal fanatico nazista Jan Donaldson, alias Jan Stuart, leader della band musicale "Skrewdriver" già appartenente al partito d'estrema destra britannico Fronte nazionale. Jan Stuart prima della sua morte lasciò scritto che il suo intendimento attraverso l'organizzazione "Blood and Honour" era "avere un'armata di Skins per proteggere la razza bianca, avendo come idolo Hitler e fondando la sua azione nella teoria nazista". All'interno della sezione meranese skinheads ha assunto una posizione centrale una band musicale, composta da cinque naziskin, denominata "Sudfronte", e due suoi componenti fungevano da referenti del gruppo internazionale per "Blood and Honour". Tutti gli appartenenti al gruppo di skinheads sono accusati di aver violato in più occasioni la normativa vigente in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa.