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da "Il
Manifesto"
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23 Dicembre 2000 Chi sono i "miliziani di Cristo" Gruppi sparsi metà dentro e metà fuori dalla chiesa, decisi a combattere i suoi presunti nemici B. RA. P I primi manifesti di Militia Christi sono apparsi a Roma verso la metà degli anni ottanta. Mostravano un'immagine di Cristo con un grande cuore che irradiava raggi luminosi e sotto la scritta, anch'essa in carattereri voluminosi, Militia Christi. Nessun'altra indicazione era visibile. L'indirizzo, scritto in calce piccolissimo, porta a un anonimo palazzo qualunque sui cui citofoni non compare nulla che possa essere connesso, almeno in apparenza, ai miliziani di Cristo. Ultras del cattolicesimo, a metà tra il Medioevo e il Concilio Vaticano I, con un piede dentro e uno fuori dalla Chiesa cattolica ufficiale: una parrocchia romana nel quartiere Appio Tuscolano ha ospitato una riunione imdetta da loro per preparare iniziative contro il gay pride. Il tutto si risolse con una marcia - andata quasi deserta- da S. Maria Maggiore a S. Giovanni in Laterano. I miliziani di Cristo probabilmente frequentano le parrocchie a titolo personale e forse le usano per reclutare qualche adepto sui temi caldi del momento. Sono ferocemente anticomunisti, antisemiti, omofobi e razzisti. Sognano un'Europa riunita sotto le bandiere del cattolicesimo e da cui sia esclusa ogni forma identificata come deviante. In primo luogo ripulita da quei cristiani traviati che hanno dato vita al Concilio Vaticano II e che, secondo loro, complottano - in combutta con ebrei, bolscevichi e omosessuali, per portare alla rovina il Cristianesimo. Da un punto di vista organizzativo di loro si sa pochissimo. Sono una vera setta chiusa e impermeabile. Numero degli aderenti e sedi sono coperti. Le informazioni su di loro sono deducibili dai manifesti che, con scadenza irregolare, coprono i muri della città. Esiste un arcipelago di organizzazioni simili nel programma ideologico e nell'ispirazione ai miliziani di Cristo. Tra le più note l'associazione Lepanto, che ha come zona di influenza il centro Italia, e Sodalitium, di Don Nicola Nitoglia che opera nel nord est del paese. Quest'ultima da mesi vende via internet, del tutto indisturbata, un pregevole libello in cui si accusano gli ebrei di usare sangue cristiano per i loro riti e pubblica un mensile, solo per abbonati, su tutte le malefatte dei comunisti e del Vaticano, uniti im un'improbabile lotta. Non è chiaro come e se le anime di questo arcipelago siano in contatto tra loro ed è altrettanto indistinto il modo con cui i singoli militanti siano passsati o passino alle file dell'estrema destra di cui condividono fobie e obiettivi politici. Certo è che il tasso di pericolo della loro propaganda è stato ampiamente sottovalutato. Nel rapporto del ministero dell'interno sui Movimenti religiosi e magici, uscito nel 1998, non si trova menzione di nessuno di questi gruppi. Anche se la prefazione del rapporto recita: "Di conseguenza, sopprattutto in vista dell'anno giubilare, si è ormai diffuso il timore che singoli o gruppi incontrollati, in preda a qualche sacro delirio ed attribuendo un particolare significato simbolico allo scadere del secondo millennio, possano rendersi responsabili di atti cruenti o comunque di gravi devianze". |