Roma, 4 giugno 2002 Comunicato Stampa

CERAMI, COFFERATI, BOBBA, DE MAURO E REALACCITRA LE 4000 IMPRONTE DIGITALI RACCOLTE DA LEGAMBIENTE DDL BOSSI-FINI:

"A TUTTI O A NESSUNO"

LA PROVOCAZIONE LANCIATA DALL'ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA CONTRO L'EMENDAMENTO PER LE IMPRONTE DIGITALI AGLI IMMIGRATI A ROMA, GIOVEDÌ 6 GIUGNO, ALLE H. 11,00 ALL'HOTEL NAZIONALE IN PIAZZA MONTECITORIO LEGAMBIENTE AL FORUM PROMOSSO DALL'ARCI 4000

impronte raccolte in soli 4 giorni. Un record per Legambiente che, giovedì scorso, ha lanciato una campagna contro l'emendamento approvato dall'Aula della Camera il 29 maggio 2002. È in particolare l'art. 5 ad aver suscitato l'indignazione dell'associazione ambientalista prima e quella di almeno 4000 italiani da tutto lo Stivale dopo. L'articolo, che tratta del permesso di soggiorno, riporta un passaggio normativo che impone il rilievo delle impronte digitali a tutti gli extracomunitari, sia al momento della richiesta di rilascio del permesso di soggiorno che all'atto del rinnovo. Contro la norma, attualmente in attesa dell'approvazione alla Camera, i primi a depositare le loro impronte sono stati Ermete Realacci, presidente di Legambiente e Francesco Ferrante, direttore generale dell'Associazione ambientalista. "Tutti o nessuno! – ripete Realacci – Per una parità di regole nei confronti di chi viene in Italia a lavorare, apportando un incredibile contributo alla nostra crescita economica. Ma non solo. È importante che gli italiani non dimentichino il nostro passato da emigranti, per paura di perdere la vita o per cercarne una migliore". Tra le "impronte eccellenti" ci sono quelle di Sergio Cofferati, dell'ex Ministro Tullio de Mauro, del presidente delle Acli, Luigi Bobba e di Vincenzo Cerami. Ma si attende l'adesione di molta altra gente. "Per dimostrare – conclude Realacci – che il nostro non è un Paese che dimentica le sofferenze e le fatiche affrontate in terra straniera, quando ci si allontana dalla propria terra in cerca di un futuro migliore. Bisogna mobilitare l'opinione pubblica e dare una scossa alle coscienze. Questa legge è una barbaria e per questo ci riuniremo tutti al forum promosso dall'Arci".

L'appuntamento dunque è giovedì prossimo, 6 giugno, nella sala Capranichetta dell'Hotel Nazionale a Piazza Montecitorio, per dire no alla Bossi-Fini. L'Ufficio Stampa (06.86268355/77/85)