

Liti tra i ministri, De Villepin costretto ad annullare un viaggio in Canada
Parigi, settima notte di guerriglia nelle strade
Periferia ancora in fiamme dopo la morte di due giovani di 15 e 17 anni. Sarkozy visita la banlieue. Chirac: «Più dialogo e rispetto»
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GLI ASSALTI - A Bobigny, a nordest di Parigi, un gruppo di circa 40
LA POLIZIA - La polizia in questi giorni sta fronteggiando con decisione i manifestanti e due giorni fa la contrapposizione ha provocato le prime vittime: due giovani di 17 e 15 anni che per sfuggire ad una carica si erano rifugiati in una cabina elettrica, rimanendo poi folgorati. Le persone fermate dalla polizia in relazione ai disordini di questa settimana sono già una quarantina secondo quanto riferisce il ministero dell'Interno.
IL PREMIER - Intanto il primo ministro Dominique De Villepin è stato costretto ad annullare un viaggio in Canada per restare a Parigi e cercare di calmare gli animi anche all'interno del proprio esecutivo. Tra i ministri non c'è infatti unanimità di vedute su come fronteggiare l'emergenza e nei giorni scorsi ci sarebbe stata una vera e propria lite in Consiglio, in
IL PRESIDENTE - Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente francese Jacques Chirac dicendo che che la legge deve essere rispettata fermamente ma «nello spirito di dialogo e rispetto», secondo quanto riferito dal portavoce del governo Jean-Francois Cope.
03 novembre 2005
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