CRIMINALITA’: CONCLUSIONI CONTROCORRENTE*
Sul pregiudizio di accostare immigrazione e delinquenza
è intervenuto autorevolmente, il 7 febbraio 2000, il Presidente
Ciampi a Bologna con questo monito: "Non commettiamo l’errore di fare
un’equazione semplicistica, immigrazione uguale ad aumento della criminalità".
Non sono ancora disponibili i dati per il 1999, mentre un’accurata analisi
dei dati relativi al 1998, condotta dall’équipe di redazione del
"Dossier Statistico Immigrazione" sulla Rassegna italiana di criminologia,
ha portato a queste "conclusioni controcorrente":
- relativamente agli immigrati, i quali hanno progettato di vivere in
Italia, e sono titolari di permesso di soggiorno, non sussiste un’emergenza
criminalità secondo i toni allarmistici solitamente ricorrenti
e anzi, la quota di denunce di pertinenza degli stranieri regolari
è senz’altro percentualmente inferiore a quella riguardante
la popolazione complessiva residente (9 denunce ogni 100 italiani residenti
e 6 denunce ogni 100 stranieri residenti);
- relativamente agli immigrati irregolari, il 50% e più degli
addebiti giudiziari riguarda 4 gruppi nazionali (Marocco, Albania, Romania
e Jugoslavia), mentre ben i 2/3 degli arresti coinvolgono marocchini
e tunisini. Ciò consente di affermare che la maggior parte
degli "irregolari" e dei "clandestini" è solo brava gente
che cerca di sopravvivere, mentre nei casi dei paesi citati l’impegno
più fruttuoso non consiste nel criminalizzare i singoli, spesso
più vittime che altro, ma nello studiare e contrastare l’impatto
devastante delle organizzazioni criminali qui in Italia e nei paesi
d’origine.
APETTI GIUDIZIARI (VALORI
IN PERCENTUALE) 1998
|
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Soggiornanti
|
Denunce/indagini
|
Arresti
|
Europa Est
|
22,5
|
+18
|
+13
|
Nord Africa
|
18,7
|
+12
|
+25
|
Asia
|
19,3
|
-8
|
-15
|
America latina
|
8,4
|
-5
|
-3
|
Regolari
|
-
|
15,6
|
9,2
|
Irregolari
|
-
|
84,4
|
90,8
|
* DA "ANTICIPAZIONE SUL DOSSIER CARITAS 2000"
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