Razzismo
Caso
Haider
- Haider
si brevetta in Italia. Il nome diventa un marchio. Diffidati
gli imitatori padani MATTEO MODER
- "Ma
Haider va tenuto ancora d'occhio"
da
"Il Manifesto" del
12 Settembre 2000:
- Haider
è solo un inizio
da
"Il Manifesto" del
13 Settembre 2000:
- Culture.
I confini ideologici del razzismo (G. Imbruglia)*
da "Il
Manifesto" del 15 Febbraio 2000: Alla luce del caso Haider
torna utile la lettura degli oltre trenta saggi che compongono il volume
"Nel nome della razza. Il razzismo nella storia d'Italia. 1870-1945",
a cura di Alberto Burgio (Il Mulino)
- I
peccati dell'Austria l'ipocrisia dell'Europa di
RALPH DAHRENDORF
da "La Repubblica" del
05/02/2000: .....Haider non è etichettabile come "estrema
destra", ma ciò non fa, ahimè, che avvicinarlo al
fascismo, poiché rappresenta l'"estremismo del centro"
(una formula creata molti anni fa dal sociologo americano S.M. Lipset
per descrivere i movimenti fascisti)...
- Razzisti
sul crinale di Pietro Ingrao*
da "Il Manifesto"
del 2 Febbraio 2000: ...A guardarla da profano e dal basso, quella
mossa appare un gesto di riqualificazione dell'identità dell'Unione
europea che - aldilà del suo volto di "mercato" - si ridefinisce politicamente
antirazzista e antifascista...
- Fatti
Nostri di Alessandro Dal Lago*
da "Il Manifesto"
del 3 Febbraio 2000: ...Trattare le questioni migratorie in chiave
di repressione significa amplificare gli umori xenofobi di una parte
del paese, dar credito in fondo alla Lega. Abituare i passanti ai pattuglioni
e al fermo degli stranieri, fatti così abituali che nessuno quasi si
sogna più di protestare, vuol dire approfondire lo steccato tra noi
e loro, rafforzare l'idea che si tratta di una presenza criminale o
molesta. Allestire i campi, come d'altronde si fa in tutta Europa, non
ha nessun risultato...
- Fascismo
sotto la pelle di
TAHAR BEN JELLOUN
da "La Repubblica" del
04/02/2000: ...Haider si basa sulla discriminazione e l'esclusione
degli stranieri, degli immigrati extracomunitari, di quelli venuti dalla
Turchia e soprattutto di quelli originari dei paesi dell'Est che non
appartengono all'Unione Europea. Non è una novità. È
un discorso che abbiamo già sentito sia in Francia che in Italia.
L'odio per lo straniero (soprattutto se povero) ha alimentato i programmi
di certi partiti politici che vogliono arrivare al potere sfruttando
la paura e l'ignoranza che a volte orientano le scelte della gente....
- "Occhi
aperti, Europa Haider è un'idea infetta"
di FURIO COLOMBO
da "La Repubblica" del
02/02/2000 : Dice Elie Wiesel: "Accade qualcosa che
in Europa non era mai accaduto. L'Europa intima all'Austria di fermarsi.
La ragione morale prevale sulla ragione politica, quella politica sulla
diplomazia, le buone maniere non fanno da paravento alla verità,
la verità è confermata da dichiarazioni aggressive e brutali
anche negli ultimi giorni"
- Un
solo atto di razzismo e l'Austria non mi avrà più
di ZUBIN MEHTA
da "La Repubblica" del
07/02/2000: SONO in ansia per l'Austria. E per Vienna, la mia Vienna,
dove ho studiato, nella cui grande musica (e cultura) mi sono subito
riconosciuto fino a farne un mio secondo linguaggio, città che
mi ha sempre accolto con entusiasmo, dove ho amicizie sincere e dove
mi sono sempre sentito a casa mia. Per la prima volta mi sento straniero
nella mia quasi patria
- Haider,
Blocher e Bossi di F. Tonello, G. Moriani
da "Il Manifesto"
del 9 Febbraio 2000:
- Haider
al Palio dell'anello da "Il
Manifesto" del 5 maggio 2000
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