I nuovi veronesi
Mostra fotografica di Caroline Groszer


Balbir Mall
India 1955
operaio e custode

Balbir è in Italia dal 1983, quando dovette fuggire per la guerra nell’India del nord. Nel 1995 è stato raggiunto in Italia dalla moglie e dai tre figli; oggi vivono in una stanza adiacente alla fabbrica dove Balbir lavora, e dove è stato fotografato. Appartenendo a una casta bassa, in India sentivano molto la frustrazione di non potersi sviluppare socialmente. Sono sikh credenti e praticanti, e tra breve inaugureranno il tempio della loro religione, dove Balbir potrà riprendere la sua antica professione, l’insegnamento della matematica e dell’inglese

 

 

Dove vorrebbe vivere? In Italia, prima di tutto perché i miei figli si sono inseriti bene, poi perché la situazione politica in Punjab non è stabile; inoltre qui non esistono caste, c’è ugualianza sociale
Chi o cosa avrebbe voluto essere? Quello che facevo mentre ero in India: il professore d’inglese e di matematica
Quali caratteristiche apprezza di più in un uomo? La pazienza, l’onestà, l’essere un grande lavoratore
Quali caratteristiche apprezza di più in una donna? Il rispetto per l’uomo, che sia una brava cuoca, la moralità
Il suo colore preferito? Azzurro
Che cos’è, per lei, la più grande disgrazia? La guerra che distrugge l’uomo e le sue aspirazioni; per la guerra ho lasciato l’India e la mia carriera. Ho dovuto ricominciare da capo
Che cosa fa più volentieri? Leggere libri di filosofia del nostro guru e di Osho
Chi o cosa odia di più? Sono un uomo tranquillo, timido e mi arrabbio poco; non mi piace vedere la gente litigare per piccole cose e per problemi che si risolverebbero con un po’ di filosofia e buone parole
Per quali ideali vale la pena di impegnarsi? Per la sapienza e la conoscenza, che sono la base perché la gente non faccia imbrogli...
Che cos’è, per lei, l’amore? Sono un uomo sposato: l’amore è un impegno
Chi ammira di più per quello che è riuscito a fare nella vita? Ammiro il nostro guru, la persona che ha scritto la costituzione indiana (che apparteneva alla nostra casta) e Osho
Che cosa apprezza di più nei suoi amici? La fiducia e l’aiuto reciproco
Il suo più grande difetto? Sono lento
Il suo più grande pregio? Giorno e notte sono pronto ad aiutare, e non do peso alla posizione sociale
Il suo sogno di felicità? La comunità indiana ha acquistato una vecchia stalla e del terreno dove, fra qualche anno, ci sarà il nostro tempio sikh. Lì potremo mantenere viva la nostra cultura indiana e io insegnerò di nuovo: il punjab, l’inglese e la matematica ai bimbi indiani
Qual è l’esperienza più importante che ha fatto in Italia? I primi quattro anni in Italia lavoravo come barista per un circo, era durissimo, senza sosta e mal pagato. Quando l’ho lasciato, ho incontrato razzismo nella ricerca di una casa. Dove viviamo adesso è solo grazie al fatto che faccio anche il custode. Allora con i risparmi e un mutuo ci siamo comprati un appartamento che sarà pronto fra pochi mesi
Il dono di natura che vorrebbe possedere? Mi sarebbe piaciuto essere un cantante, ma si dice di me che sono un bravo speaker, e questo è già qualcosa
Dove pensa di trovarsi fra dieci anni? Vorrei essere qui e diventare Presidente d’Italia
Come vorrebbe morire? In modo naturale, vecchio e senza incidenti
Il suo stato d’animo? Agitato per i tanti impegni presi
Il suo motto? Andiamo a fare una bella società...


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