I nuovi veronesi
Mostra fotografica di Caroline Groszer

Bahram S.
Iran 1958
commerciante di tappeti

 

Nel 1980 Bahram viveva da 6 anni a Londra. Tornato in Iran per le vacanze, fu sorpreso dallo scoppio della rivoluzione; con le frontiere chiuse e l’esonero dal militare per gli studi scaduto, decise di venire in Italia, l’unico paese dove non era richiesto il visto. Inizialmente pensava di proseguire per Londra, poi decise invece di fermarsi in Italia, ottenendo il permesso di soggiorno dopo essersi iscritto all’università di Perugia. Da allora ha vissuto in diverse città italiane, con attività proprie, come una rosticceria o un bar. Dal 1989 commercia tappeti. A Verona vive dal 1996, con la convivente e le due figlie

 

 

Dove vorrebbe vivere? Dopo 28 anni d’esilio vorrei tornare in Iran, perché sento nostalgia e sento, ma solo adesso, la diversità culturale e di tradizione tra il mio paese e l’occidente. Ma la mia convivente, madre delle mie figlie, non vuole venirci, quindi mi sento come diviso a metà
Chi o cosa avrebbe voluto essere? Mi va bene essere un commerciante
Quali caratteristiche apprezza di più in un uomo? Che mantenga la parola, e la sincerità
Quali caratteristiche apprezza di più in una donna? Le stesse, perché vedo la donna superiore all’uomo
Il suo colore preferito? Blu e azzurro, nero, grigio e verde bottiglia
Che cos’è, per lei, la più grande disgrazia? Non poter mantenere la parola data alle mie figlie, non poter soddisfare le loro esigenze di serenità e sicurezza, dover arrivare a rubare per necessità; preferirei morire, piuttosto che perdere la dignità
Che cosa fa più volentieri? Non rispondo, perché non voglio dire una bugia
Chi o cosa odia di più? Odio, ma solo per poco, chi non mantiene la parola
Per quali ideali vale la pena di impegnarsi? Per la serenità della mia famiglia
Che cos’è, per lei, l’amore? Una cosa passeggera che diventa abitudine con il tempo
Chi ammira di più per quello che è riuscito a fare nella vita? Ho molta stima per mio zio, la persona più generosa di questo mondo. Se ha due cose, le regala entrambe agli altri
Che cosa apprezza di più nei suoi amici? I veri amici sono mia madre e la mia convivente, solo con loro mi sento libero di girare le spalle senza essere preoccupato. Mio padre e i miei fratelli, invece, se possono mi fregano
Il suo più grande difetto? Sono diventato adulto molto presto, lasciando l’Iran nel ‘74. Ero in conflitto con mio padre che aveva preso una seconda moglie, per me inaccettabile. Sono andato a Londra, dove lavoravo come cameriere, cuoco, facchino ecc.; per cavarmela ho dovuto mentire, qualche volta, e questo per me è un grande difetto
Il suo più grande pregio? Pago sempre i debiti e mantengo la parola data
Il suo sogno di felicità? Essere in pace con me stesso; ora sento qualche conflitto, e anche se non è facile spero di riuscirci
Qual è l’esperienza più importante che ha fatto in Italia? L’esperienza più brutta mi è successa qualche anno fa. Sono stato fermato dai carabinieri che, senza nessuna ragione, hanno cominciato a rivolgermi insulti come “marocchino di merda”, puntandomi una pistola alla testa, e picchiandomi fino a rompermi due costole. Non ho fatto denuncia perché avevo paura che mi facessero problemi con il negozio
Il dono di natura che vorrebbe possedere? Avere capacità artistiche, come saper dipingere o suonare
Dove pensa di trovarsi fra dieci anni? Solo Dio lo sa; spero in Iran, perché allora le mie figlie saranno grandi e indipendenti
Come vorrebbe morire? Non vorrei accorgermene, spero non a letto, ma in piedi
Il suo stato d’animo? Sono sempre su di morale, anche quando le cose non vanno bene
Il suo motto? Sapermi accontentare


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