padre Felix Adejoh
Nigeria 1964
sacerdote comboniano

Padre Felix ha vissuto dal 1995 al 1998 a Roma,
per completare gli studi in Teologia che
aveva iniziato in Nigeria; dal 1999 è sacerdote a Verona.

È stato fotografato nella chiesa di San Tomaso,
durante il funerale di Cezar, un ragazzo polacco che
morì bruciato in un rifugio per immigrati
sotto una stazione delle corriere a Verona

 

Dove vorrebbe vivere? Naturalmente nel mio Paese, in Nigeria
Chi o cosa avrebbe voluto essere? Sono contento di quello che sono, l’unica professione alternativa che mi sarebbe piaciuta è quella del medico
Quali caratteristiche apprezza di più in un uomo? Che sia se stesso
Quali caratteristiche apprezza di più in una donna? Che sia se stessa
Il suo colore preferito? Bianco per le cose, verde per la vita
Che cos’è, per lei, la più grande disgrazia? La bugia, che porta ad altre disgrazie come per esempio il crimine e l’immoralità
Che cosa fa più volentieri? Parlare con le persone, sentire i loro problemi, capirli
Chi o cosa odia di più? I bugiardi
Per quali ideali vale la pena di impegnarsi? Giustizia, carità, pace
Che cos’è, per lei, l’amore? L’amore è sacrificio gratuito
Chi ammira di più per quello che è riuscito a fare nella vita? Madre Teresa di Calcutta
Che cosa apprezza di più nei suoi amici? Semplicità, intelligenza
Il suo più grande difetto? Bisogna chiederlo a chi mi conosce
Il suo più grande pregio? Sono un uomo sereno
Il suo sogno di felicità? Poter aiutare le persone in difficoltà
Qual è l’esperienza più importante che ha fatto in Italia? Sono stato sostenuto – moralmente ed economicamente – durante i miei studi di Teologia a Roma; questo non lo dimenticherò mai
Il dono di natura che vorrebbe possedere? Una grande voce
Dove pensa di trovarsi fra dieci anni? In Nigeria
Come vorrebbe morire? Non improvvisamente, vorrei avere alcuni giorni per prepararmi; ma neanche dopo una lunga malattia
Il suo stato d’animo? Ottimista, in pace, positivo per il futuro
Il suo motto? Sii sempre te stesso - “Be who you are”

Cestim on line