Orsolya Farkas
Ungheria 1969
ricercatrice universitaria

Orsolya è venuta in Italia nel 1995, con una borsa di studio per un dottorato nel campo del Diritto Comunitario all’Istituto Universitario Europeo di Firenze, esperienza dura per la feroce competitività che c’era tra gli studenti. Cattolica non praticante, vive ora a casa di un vecchio amico di famiglia. 

È stata fotografata in Università

 

Dove vorrebbe vivere? Né in una metropoli né in un paese con condizioni meteorologiche deprimenti... quindi tutto sommato mi trovo bene qui, a Verona
Chi o cosa avrebbe voluto essere?
Ora, a trentatré anni, comincio a pensare che avrei dovuto impostare la mia vita in modo da avere una mia famiglia. Invece il mio lavoro m’impegna tantissimo, mi porta a spostamenti frequenti, e quindi prevedo una vita solitaria. Penso che questo in futuro mi dispiacerà, perché il lavoro non è l’unica cosa che conta
Quali caratteristiche apprezza di più in un uomo?
Che dia sicurezza alla donna (nel senso psicologico, non economico), intelligenza
Quali caratteristiche apprezza di più in una donna?
Intelligenza
Il suo colore preferito?
Tutte le sfumature del blu e del giallo
Che cos’è, per lei, la più grande disgrazia?
Una malattia che t’impedisca di realizzare i tuoi obiettivi
Che cosa fa più volentieri?
Farmi coinvolgere in una storia leggendo un buon libro
Chi o cosa odia di più?
Chi è contento della propria stupidità
Per quali ideali vale la pena di impegnarsi?
Per me è importante diventare una brava insegnante, che possa trasmettere ad altri la conoscenza acquisita
Che cos’è, per lei, l’amore?
Un coinvolgimento totale dove la persona amata diventa il punto di riferimento – anche se questo “ardore” non dura per sempre; nei casi fortunati si trasforma in uno stato d’animo costante e sicuro e le due persone diventano partner
Chi ammira di più per quello che è riuscito a fare nella vita?
Mia nonna, perché era riuscita a essere un’ottima insegnante e anche una buona madre e moglie; poi mio padre, anche lui bravissimo insegnante, di cui ho bei ricordi
Che cosa apprezza di più nei suoi amici?
La loro sincerità, il non avere doppi interessi
Il suo più grande difetto?
Sono molto pessimista e ipercritica
Il suo più grande pregio?
Sono disponibile verso tutti
Il suo sogno di felicità?
Penso che la felicità costante non esista: ci sono dei momenti molto belli, seguiti da giorni più tristi... cerco la felicità nelle piccole cose quotidiane, come una serata con gli amici
Qual è l’esperienza più importante che ha fatto in Italia?
Sono venuta in Italia per il dottorato presso l’Istituto Europeo a Firenze. Lì c’è una feroce competizione fra studenti, che ti costringe a definire te stessa, i tuoi obiettivi, e ti rendi conto del mondo che hai intorno. Questa esperienza è stata molto dura, da lì esci a pezzi o più forte di prima
Il dono di natura che vorrebbe possedere?
Sto bene, anche se penso che sarebbe più facile essere uomo; in ogni caso è più bello essere donna
Dove pensa di trovarsi fra dieci anni?
Tutte le possibilità sono aperte, ma probabilmente le opportunità di lavoro mi porteranno lontano da Verona
Come vorrebbe morire?
Non ho mai pensato al come
Il suo stato d’animo?
Cambia spesso: su e giù
Il suo motto?
Da quando ho lasciato la mia stanza nella casa paterna, mi dico spesso: fatti coraggio, non piangerti addosso, tira fuori quello che sai fare: è questo il mio motto

 

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