I nuovi veronesi
Mostra fotografica di Caroline Groszer


Inacio Merullen
Angola 1986
studente

Nato in un periodo di conflitti dovuti all’indipendenza ottenuta dal Portogallo, nel 1990 Inacio ha perso entrambi gli arti inferiori in un attentato rivolto verso il padre, funzionario statale. In quell’attentato è morta una sua zia, mentre il padre è deceduto nel 1992 durante combattimenti della guerra civile. A otto anni va per sei mesi a Berlino per ricevere protesi e cure mediche, ma al rientro in patria non ritrova più sua madre. Vive allora con un prete brasiliano in una comunità per bambini abbandonati, e nel ’99, avendo bisogno di nuove protesi, trova ospitalità presso una famiglia veronese. Qui ha finito la scuola media, e ora frequenta una scuola professionale, con l’obiettivo di specializzarsi nella realizzazione di protesi mediche. Nel 2001, durante una vacanza estiva in Angola, ha ritrovato il fratello e la madre, che nel frattempo si è risposata e fa l’insegnante. Vuole tornare in Africa alla fine dei suoi studi

 

Dove vorrebbe vivere? Sempre in Angola, perché lì ci sono mia madre, mio fratello e gli amici
Chi o cosa avrebbe voluto essere? Il mio sogno è quello di fare il tecnico ortopedico di protesi; ora sto studiando da meccanico e penso di frequentare, in seguito, una scuola di ortopedia; so che ce n’è una in Tanzania
Quali caratteristiche apprezza di più in un uomo? La consapevolezza delle proprie scelte
Quali caratteristiche apprezza di più in una donna? Sincerità, capacità di capire i problemi altrui
Il suo colore preferito? Giallo
Che cos’è, per lei, la più grande disgrazia? La guerra
Che cosa fa più volentieri? Giocare, suonare e tutte le attività sportive
Chi o cosa odia di più? La guerra, che nasce da un’idea di superiorità e egoismo, dove l’uomo – tanto avanzato in campi come quello tecnologico – torna allo stato primitivo
Per quali ideali vale la pena di impegnarsi? Per i propri sogni
Che cos’è, per lei, l’amore? Stare con una persona in modo diverso da tutti gli altri, quando c’è qualcosa di profondo che non c’è con nessun’altra persona; è una parola talmente complessa che è spesso usata in modo superficiale; ma l’amore non è solo attrazione esteriore, al contrario è tutto quello che non si riesce a vedere con gli occhi
Chi ammira di più per quello che è riuscito a fare nella vita? Non so rispondere
Che cosa apprezza di più nei suoi amici? Mi danno conforto nei momenti tristi
Il suo più grande difetto? Sono un po’ testardo
Il suo più grande pregio? Ho una mente elastica, una buona capacità di pensare, mi piace studiare e mi impegno in tutte le cose che faccio
Il suo sogno di felicità? Un mondo in pace, senza schiavitù, senza guerre o sottomissione di nessuna forma, anche se penso che non capiterà mai
Qual è l’esperienza più importante che ha fatto in Italia? Il cambio delle abitudini; in Angola i ritmi sono più lenti, i giochi e i discorsi con gli amici molto diversi; in estate torno sempre a casa, per un mese o due, ed è come vivere due vite opposte
Il dono di natura che vorrebbe possedere? Poter volare
Dove pensa di trovarsi fra dieci anni? In Angola
Come vorrebbe morire? In modo naturale e senza dolore
Il suo stato d’animo? Sono felice
Il suo motto? Ho fiducia in me stesso!


I nuovi veronesi - Caroline Groszer - immagini 1 - immagini 2 - immagini 3 - staff

Cestim on line