I nuovi veronesi
Mostra fotografica di Caroline Groszer


Confort Udoekpo
Nigeria 1959
imprenditrice

Confort è arrivata in Italia nel 1984 con una borsa di studio. Dopo il diploma in ragioneria ha fatto i lavori più svariati, e nel ’98 ha aperto una cooperativa per donne extracomunitarie che offre servizi di pulizie. Il marito e il figlio vivono ancora in Nigeria. Con i guadagni, Confort si è costruita una casa nel suo villaggio, e ha pagato gli studi al figlio. Ha visto il marito per l’ultima volta un anno fa, lui non riesce a raggiungerla in Italia in quanto l’ambasciata sostiene che si tratti del fratello

 

Dove vorrebbe vivere? In Nigeria, perché lì ho le mie radici, il mio popolo, il mio clima, la mia mentalità, la mia famiglia
Chi o cosa avrebbe voluto essere? Un angelo che aiuta tutti a vivere e lavorare nel paese nativo
Quali caratteristiche apprezza di più in un uomo? L’intelligenza di seguire bene la famiglia, perché non ci sia il rischio che i ruoli si invertano e che sia la donna a guidare
Quali caratteristiche apprezza di più in una donna? L’intelligenza di non farsi sottomettere dall’uomo, ma farsi guidare nell’uguaglianza
Il suo colore preferito? Il bianco
Che cos’è, per lei, la più grande disgrazia? La morte di un bimbo che deve ancora vedere il mondo
Che cosa fa più volentieri? Aiutare gli altri e vedere la loro felicità, mi fa sentire orgogliosa, anche perché sono povera
Chi o cosa odia di più? Odio i razzisti e odio i colonialisti, sia quelli del passato che gli odierni che si nutrono dell’Africa senza volere il suo reale sviluppo e che sono in parte responsabili dell’immigrazione. Per esempio il petrolio, la nostra ricchezza principale, viene esportato dagli inglesi come prodotto grezzo, trasformato in prodotto finito in Inghilterra e reimportato – a prezzi altissimi – in Nigeria: questa è la nostra tragedia
Per quali ideali vale la pena di impegnarsi? Per migliorare la propria persona, l’ambiente e chi ti sta vicino... io vorrei tornare nel mio paese, aprire una cooperativa agricola e dare lavoro alla gente del mio villaggio
Che cos’è, per lei, l’amore? La base di ogni convivenza, di ogni avvicinamento
Chi ammira di più per quello che è riuscito a fare nella vita? Mia nonna, morta tanto tempo fa, che era orfana e che durante l’occupazione inglese faceva in modo che i suoi due fratelli minori potessero andare in Inghilterra a studiare giurisprudenza; al loro ritorno diventarono giudici e portarono benessere a tutta la famiglia
Che cosa apprezza di più nei suoi amici? Qui tutti mi cercano solo per ragioni di lavoro, soprattutto le donne nigeriane che vogliono smettere di prostituirsi per cercare un lavoro nella mia cooperativa, quindi non so rispondere
Il suo più grande difetto? Quando mi arrabbio si vede subito...
Il suo più grande pregio? Il senso dell’umorismo
Il suo sogno di felicità? Tornare nel mio villaggio natale, creare una cooperativa e stare in mezzo a tanti animali
Qual è l’esperienza più importante che ha fatto in Italia? Nell’89-90 ero operaia all’Ovomaltina, facevo parte di un progetto della CISL di sviluppo agricolo nel mio villaggio, una ventina di tecnici italiani sono venuti in Nigeria e sono state fatte grandi promesse; al loro rientro però hanno sospeso tutto, e alla fine tante persone sono state messe in mobilitazione in quanto l’azienda era entrata in crisi; è stata davvero una grande delusione
Il dono di natura che vorrebbe possedere? Capacità magiche per trasformare il mondo
Dove pensa di trovarsi fra dieci anni? A casa mia, in Nigeria, portando con me degli italiani che vogliono vivere in un ambiente senza la “mucca pazza”
Come vorrebbe morire? Dormendo e soprattutto in Africa
Il suo stato d’animo? Ottimista, ma ostacolata dalla mia diversità di cultura, di lingua, di mentalità
Il suo motto? Vivi e lascia vivere


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