Presentazione

La pubblicazione di questo dossier 1998 sull’immigrazione nella provincia di Verona ha un duplice scopo. Primo, mettere a disposizione di tutti, ossia al di là della cerchia ristretta degli operatori sociali "addetti ai lavori", una serie di informazioni utili a delineare nell’opinione pubblica un quadro oggettivo della realtà. Secondo, rendere visibile -con questa iniziativa unitaria di Acli, Caritas, Cestim, Cgil, Cisl e Uil- la sostanziale concordanza di valutazioni che questi organismi della società civile, associazioni, sindacati, hanno sull’entità del fenomeno e sulle sue caratteristiche.

I dati che le accurate elaborazioni di Massimo Giacomini hanno reso leggibili, dicono chiaramente che l’immigrazione nella provincia di Verona è:

Questo non significa che il fenomeno sia privo di aspetti fortemente negativi, come il contributo che alla prostituzione di strada, allo spaccio di droga o ad altre forme di criminalità viene dato purtroppo anche dall’immigrazione. Significa solo che questi aspetti fortemente negativi non sono affatto quelli prevalenti, perché la stragrande maggioranza degli immigrati (come la stragrande maggioranza degli italiani) è fatta di gente onesta che vuol solo avere condizioni di vita decenti nel posto dove è riuscita finalmente a trovare una possibilità di lavoro.

Di questo dossier sono state stampate più di cinquemila copie perché possa di proposito costituire uno strumento agile per quanti vorranno promuovere –nei luoghi di lavoro, nella scuola, nelle redazioni dei giornali, nelle parrocchie, nelle sedi di partito, nelle conversazioni di famiglia- un’informazione seria, attendibile e serena, sull’immigrazione in quanto tema di grande importanza, complessità e delicatezza per la convivenza civile.