Odissee
Gian Antonio Stella

PREZZO:    euro 5,90    
PAGINE:    224    
CODICE ISBN:     17003611    
EDITORE:    Rizzoli
COLLANA:    SAGGI ITALIANI
LINEA EDITORIALE:    RIZZOLI SAGGISTICA
EDIZIONE:    2004


Il libro: La storia avventurosa e commovente dei nostri nonni partiti per cercar fortuna sfidando su navi-lazzaretto e vecchie carrette la grande paura di tutti: l'Oceano. L'epopea dei trevisani che arrivarono a Sydney dopo essere sopravvissuti agli imbrogli di un marchese francese, ai tagliatori di teste, al tormento di 368 giorni di viaggio, per fondare infine la nostalgica Cea Venessia. L'incredibile naufragio del Sirio: a tutto vapore sugli scogli senza carte nautiche. La crudele sorpresa dei trentini che credevano di andare in Brasile e si ritrovarono in Belize. L'affondamento annunciato del Principessa Mafalda che affrontò l'Atlantico con motori che per otto volte si erano bloccati nel Mediterraneo. L'agonia del Carlo R. che, col colera a bordo, tentò di arrivare in Sud America per non restituire i soldi dei biglietti e, respinto a cannonate, girò per due mesi perdendo quattro passeggeri al giorno. E ancora le truffe dei venditori di sogni: "Ad Haiti si diventa ricchi!". Gian Antonio Stella ci trasporta con la passione della scrittura e la forza dei documenti in un viaggio fatto di tragedie e avventure, grandi speranze e feroci disillusioni. Un racconto che si fa romanzo della nostra storia e che apre uno spaccato duro e toccante su un passato dimenticato, del quale non possiamo fare a meno per comprendere le radici dell'Italia di oggi.        

Note biografiche: Gian Antonio Stella, 49 anni, vicentino, fa l'editorialista e l'inviato di politica, economia e costume al "Corriere della Sera", giornale in cui, dopo gli anni della gavetta giovanile e l'assunzione al pomeridiano "Corriere d'Informazione", è praticamente cresciuto. Sposato, un figlio, cuoco dilettante di un certo talento e chitarrista di appassionata mediocrità, vive un po' a Roma, un po' vicino a Venezia, un po' in giro. Vincitore di alcuni premi giornalistici (dall'"E'" assegnato da Montanelli, Biagi e Bocca al "Barzini", dall'"Ischia" al "Saint Vincent" per la saggistica) ha scritto vari libri. Tra i più noti "Schei", un reportage sul mitico Nordest, "Dio Po / gli uomini che fecero la Padania", un velenoso pamphlet sulla Lega, "Lo spreco", un'inchiesta su come l'Italia ha buttato via almeno due milioni di miliardi di vecchie lire, "Chic", un viaggio ironico e feroce tra gli italiani che hanno fatto i soldi; "Tribù", uno spassoso e spietato ritratto della classe politica di destra salita al potere nel 2001, e infine "L'orda, quando gli albanesi eravamo noi" (Rizzoli, 2002; edizione tascabile BUR, 2003), dedicato alla xenofobia e al razzismo anti-italiani che i nostri emigrati vissero sulla loro pelle.