LO SCAFFALE MULTICULTURALE, SCHEDA OPERATIVA

 

I DRAGHI SONO BUONI O CATTIVI ?

 

Oggetto : Visita allo Scaffale Multiculturale delle classi III A e III B della scuola elementare Gressner, in data 01/03/2000.

La durata del laboratorio è di un’ora circa.

Premessa : Nel gruppo di bambini che compongono le classi, sono in 27, ci sono due significative presenze che hanno segnato la scelta del percorso da affrontare insieme: una bambina proveniente dalla Russia e un bambino cinese, appartenente alla seconda generazione di emigrati.

La richiesta di affrontare il tema della Russia e della Cina è partita dalle insegnanti.

Le tappe del percorso :

L’ ideazione

Il primo passo che abbiamo compiuto è stato quello di consultare lo Scaffale per poter compiere un viaggio esplorativo in questi due Paesi; ovviamente i nostri mezzi di scoperta sono stati i libri.

Più che di "scoperta", termine che suona troppo "caravelloso", ci piacerebbe usare il termine sguardo, perché questi due affascinanti Paesi spesso subiscono uno sguardo politico o economico, mentre attraverso i libri per bambini il nostro sguardo è diventato "mitologico", uno sguardo che precede la storia per raccontarne un’altra, la storia popolare, le fiabe: vicine alla terra e alla gente.

Leggendo queste fiabe abbiamo incontrato un elemento comune: I DRAGHI.

Abbiamo focalizzato la nostra attenzione su questi esseri fantastici e per la prima volta ci siamo chieste: "I draghi sono buoni o cattivi?".

Il perché della domanda:

Nelle fiabe russe i draghi vengono rappresentati come esseri mostruosi, che distruggono interi villaggi, sovrani di regni del male ai quali si contrappongono i regni del Pope, regni del bene che immancabilmente riescono a sconfiggere il drago grazie al mitico eroe. Le atmosfere sono piuttosto cupe, i draghi sono forti, ma vengono sconfitti perché spesso sono meno intelligenti degli eroi.

Nelle fiabe cinesi i draghi sono grandi e benevoli, vivono in una dimensione superiore all’uomo, appaiono nei sogni che però poi si avverano, quasi come una visione, una profezia. I draghi cinesi non sputano fuoco, fanno scendere acqua dal cielo. Il drago in Cina è venerato, porta prosperità.

Perché due Paesi che geograficamente non sono molto lontani hanno una visione così diversa del drago?

Il nostro sguardo curioso ha indagato la storia vicina alla Terra per scoprire che prima dell’avvento del cristianesimo anche in Russia il drago veniva considerato una divinità pagana benevola; rappresentava il fulmine che è potenza superiore all’uomo, annuncia il temporale, porta la pioggia che disseta la terra, fa crescere il raccolto, sfama l’uomo. L’origine di questo sguardo è rimasta immutata in Cina, anzi, si è evoluta, ne è un esempio la festa di primavera che si è colorata di draghi volanti.

Quindi è stato l’intervento dell’uomo a creare questo forte contrasto.

In Russia il drago assume svariate forme, diventa composto da mille serpenti, come il serpente corruttore dell’ Eden, condannato da Dio a strisciare per sempre. Il drago che volava, e quindi abitava una dimensione celeste, il drago che portava la pioggia, si ritrova a vivere in grotte buie, dentro la terra, e a sputare fuoco, come quello che abbonda all’inferno. Il drago che aiutava l’uomo viene ucciso dalla sua stessa mano: una mano di eroe, che diviene mano di santo (ved. S.Giorgio e il drago)

Come affrontare questo tema con i bambini ?

Abbiamo scelto di leggere due fiabe, una cinese e una russa, che mettessero in evidenza questo contrasto di sguardi:

Il drago della pioggia, tratto da L’UOMO CHE AMAVA I DRAGHI, di F.Lazzarato e V.Ongini, ed.Mondadori, 1992;

Il drago e lo zingaro, tratto da DEI, EROI E MOSTRI DELLA MITOLOGIA RUSSA, di E.Warner, ed.Mondadori,1985.

L’obbiettivo guida è stato quello di dimostrare che non esiste un modo più giusto o sbagliato di vedere le cose o di crederci, ma che è possibile dialogare con le due parti, immedesimandosi nelle due diverse visioni. In questo caso provando paura e disprezzo nei confronti del "drago russo" che aveva sterminato un intero paese e restare poi affascinati da un mondo di draghi, che forse sono un sogno, ma forse no, "draghi cinesi" che si preoccupano per l’aridità della terra e i problemi che può causare ai suoi abitanti.

Assumere punti di vista differenti senza che necessariamente si annullino o che uno prevarichi sull’altro è un esercizio molto importante che spesso noi adulti facciamo fatica a compiere e che i bambini accettano e vivono come esperienza entusiasmante.

Ci siamo avvalse anche di due testi più enciclopedici, rispettivamente sull’ antica Cina e sull’antica Russia; e di altri due libri che affrontano il tema dell’ incontro-scambio tra bambini italiani e cinesi.

L’ Incontro

La predisposizione dello spazio:

è fondamentale creare uno spazio confortevole, dove i bambini si possano sentire a proprio agio. Abbiamo così spostato i tavoli per creare un’area abbastanza ampia da permettere la disposizione di sedie in modo circolare, abbiamo sistemato anche una "coperta-tappeto" per terra e alcuni cuscini.

Abbiamo appeso al muro la cartina di Petters, messo in terra ben visibile e "toccabile" il mappamondo gonfiabile e messo in mostra il mappamondo di carta di La Terra pop-up, IL MONDO A TRE DIMENSIONI, ed. E.L. 1998. Abbiamo sistemato lo Scaffale Multiculturale in modo che fosse ben visibile a tutti.

La contestualizzazione:

si è proceduto spiegando ai bambini cos’è una biblioteca, concedendo a loro il tempo necessario per "definire" il luogo, rispondendo a tutte le loro domande, curiosità e dubbi.

Lo Scaffale:

abbiamo presentato la particolarità dello scaffale multiculturale, mostrando alcuni testi, in particolare quelli sulla Russia e sulla Cina, senza che questa scelta si presentasse come esplicita e forzata. Per entrare nel tema concordato abbiamo infatti atteso l’imput dei bambini, che infatti non hanno tardato a presentarci con orgoglio e naturalezza i propri compagni che quei paesi li conoscevano. I due chiamati in casa si sono mostrati contenti, orgogliosi e a proprio agio; così abbiamo proceduto trovando già un terreno fertile dove la diversità è una ricchezza.

La bambina proveniente dalla Russia ha cercato sull’atlante la sua città, il bambino di origine cinese ha riconosciuto alcuni oggetti e costumi raffigurati in un libro e si è mostrato contento di poter dire che sua mamma li aveva.

Riteniamo importante sottolineare il fatto che tutti i testi presentati sono passati nelle mani dei bambini, i libri sono un mezzo per entrare in relazione.

La lettura delle storie:

la prima storia letta è stata quella cinese, i bambini avevano già utilizzato questo testo in classe, si è trattato di una piacevole coincidenza. Prima di iniziare la lettura ad alta voce abbiamo mostrato la copertina del libro ai bambini, c'è rappresentata un immagine gioiosa, e li abbiamo invitati a "indovinare" quale storia potesse contenere. In questo caso il fatto che conoscessero già il libro non è stato fortuito, ci sono state comunque delle risposte differenziate. La lettura della fiaba è stata seguita con interesse e prima di leggere il finale abbiamo chiesto loro di immaginarlo; quasi tutti sono entrati subito nell’idea positiva del drago, il lieto fine non presupponeva mai infatti la sua distruzione, anche se noi apparteniamo ad una cultura che non ama molto i draghi.

Lo stesso procedimento è stato usato per la fiaba russa, dove tutti hanno riconosciuto il drago come cattivo e anche un po’ stupido… .

La cosa interessante è che durante la lettura i bambini hanno vissuto realmente in un mondo fantastico, alla fine tutti sono usciti da dei netti confini "razionali" ed è riemersa la domanda se i draghi fossero buoni o cattivi. Non si riusciva a trovare una risposta e i bambini trattavano l’argomento come se i draghi esistessero realmente, dando vita ad ipotesi di cui riportiamo qualche esempio: "…forse c’è stata una guerra e i cinesi si sono tenuti i draghi buoni e hanno lasciato quelli cattivi in Russia…", "…è perché i draghi si comportano male in Russia e bene in Cina, per forza, in Russia li combattono e in Cina no…".

Abbiamo cercato di riportare la conversazione sull’idea del drago, ponendo la domanda provocatoria sull’esistenza reale dei draghi, questo ci ha permesso di poter riscoprire insieme ai bambini le origini della visione del drago, parlando di religioni diverse, ovviamente in modo molto semplificato e suggerendo alle maestre di riprendere il tema in classe.

LA CONCLUSIONE:

Abbiamo decretato insieme che non esistono draghi buoni e draghi cattivi, esistono pensieri e idee diverse e ognuna ha la propria ragione di esistere.

La consultazione, manipolazione

Dopo il momento collettivo del laboratorio, i bambini si sono mossi liberamente all’interno della sezione ragazzi della biblioteca; è il tempo dell’ "appropiazione" delle parole e delle immagini, di scoperte divertenti, di ricerca di materiale per le ricerche a scuola, o semplicemente di appartarsi con un libro in mano per il puro piacere di farlo.

 

 

BIBLIOGRAFIA

Autore

Titolo

Ed.Anno

Coll.

età

Parole chiave

B.Chiarelli

Atlante dei popoli

Fabbri,1997

R 910

CHI

9-14

Geografia gen.

E.Warner

Dei, eroi e mostri della mitologia russa

Mondadori, 1985

 

9-14

Fiabe popolari, Russia

F.Lazzarato, V.Ongini

L’uomo che amava i draghi

Mondadori, 1995

R FF FJ 11

7-9

Fiabe- Cina

 

 

 

Vieni a casa mia? I bambini italiani e i bambini cinesi si incontrano

Fatatrac, 1997

R

6-8

Cina- vita quotidiana- giochi- filastrocche

 

 

Com’è il tuo paese? L’Italia e la Cina, due mondi che si incontrano

Fatatrac, 1997

R

6-8

Cina- vita quotidiana- storia

 

Il mondo a tre dimensioni: la Terra pop-up

E.L., 1998

 

6-14

Libro- gioco- scoperta

 

L’antica Cina

De Agostini, 1994

 

9-14

Atlante storico illustrato

 

L’antica Russia

De Agostini, 1994

 

9-14

Atlante storico illustrato