L'iniezione letale serve solo a mascherare l'inumanità
della pena di morte. La pensa così John Byrd, recluso nel
braccio della morte in Ohio, condannato per l'omicidio di un
commesso nel 1983, di cui si è sempre detto innocente. Il
giorno della sua esecuzione (fissato per il 12 settembre),
Byrd vuole morire sulla sedia elettrica per mostrare a tutti
l'orrore della pena capitale o - come riferisce il suo
avvocato, Jane Perry - che uccidere un uomo non è "come
portare il cagnolino dal veterinario per farlo abbattere senza
traumi". Per la legge statale, il condannato a morte ha il
diritto di scegliere tra i due tipi di esecuzione, ma in Ohio
la sedia elettrica non viene usata da 38 anni. A detta dello
stesso direttore dei servizi carcerari statali, Reginald
Wilkinson, molti colleghi che hanno giustiziato degli uomini
con la sedia elettrica sono rimasti traumatizzati e non
riescono a liberarsi dalle immagini dei condannati che si
contorcono.
Chiuso per mafia
Giacomo Latassa, un piccolo imprenditore calabrese, ha
inviato una lettera aperta a Ciampi e a Berlusconi per
denunciare le minaccie mafiose rivolte contro la sua attività
dicendosi pronto a chiudere se non verrà posto termine ad una
situazione "divenuta ormai insostenibile". Latassa è il
titolare di un'azienda imbottigliatrice di acqua minerale a
Fabrizia (piccolo centro in provincia di Vibo Valentia) che
impiega una ventina di persone e vanta un discreto fatturato.
Per questo la mafia avrebbe messo gli occhi sulla sua
attività. "Ho già subito per tre volte - si legge nella
lettera di Latassa - le attenzioni della mafia: incendio di
macchine all'interno dello stabilimento, colpi d'arma da fuoco
contro la sede dell'azienda e ieri sera (domenica per chi
legge ndr), per ultimo, numerose fucilate contro un
camion. Fino a quando si può sostenere questa situazione?". La
volontà di non piegarsi allo strapotere della malavita ha
spinto l'imprenditore a fare appello alle massime cariche
dello stato poiché "Una vera democrazia c'è solo quando tutti
i cittadini si sentono tutelati".
Sbarco record
La Spagna ha registrato nei giorni scorsi uno sbarco senza
precedenti di migranti sulle proprie coste. Ben ottocento
persone (804 per l'esattezza) sono arrivati sabato e domenica
scorsi, chi approdando sulle coste di Tarifa, nell'estremo sud
della Spagna, chi sulle isole Canarie. Ieri ne erano già stati
rimpatriati quattrocento, la Spagna ha stretto infatti accordi
di reimpatrio con molti paesi dell'Africa del nord. Per gli
altri si apriranno le pratiche di espulsione clandestina.
Morte bianca
Una bimba di appena cinque mesi è deceduta per un malore
nella sua culla mentre si trovava con i genitori in vacanza.
La tragedia si è consumata in località Gualdera, frazione di
Campodolcino (So) a quota 1.400, dove la famiglia Bressan si
era recata per un breve periodo di riposo. Dopo la pappa, la
mamma l'avrebbe adagiata nella culla rendendosi subito conto,
però, che qualcosa non andava. Insieme al padre ha prontamente
allertato il 118 che ha inviato sul posto l'elioambulanza di
Sondrio. Per la bambina però non c'è stato nulla da fare:
durante il volo verso l'ospedale era già morta. Secondo gli
accertamenti medici si tratterebbe di un caso piuttosto raro
di "morte bianca" o "morte in culla", ovvero senza una vera e
propria spiegazione.