il manifesto - 17 Ottobre 2003
SINDACI MIGRANTI
Il 53% dei sindaci, ma con significative differenze tra quelli di centrosinistra e quelli dello schieramento di centrodestra è favorevole a dare il diritto di voto agli immigrati. E' quanto emerge dall'indagine condotta dall'Anci in collaborazione con l'Università di Roma La Sapienza, su 250 tra febbraio e aprile 2003. Il 23% dei sindaci si è detto contrario e il 24% non si è espresso. Fra gli amministratori del centro sinistra i favorevoli sono il 71%, quelli contrari il 19%, mentre un buon 10% non si è espresso. Solo il 27%, dei sindaci di centro destra si è detto favorevole alla proposta, i contrari il 41% mentre il 32% non ha risposto.
 
L'EUROPA CHE VOTA
Sono cinque i paesi dell'Unione europea che danno il diritto di voto agli stranieri regolari indipendentemente dal loro paese di origine: l'Irlanda, che è stato il primo stato d'Europa a garantire il diritto di voto a tutti gli stranieri nel 1963; la Svezia, dove dal 1975 tutti i residenti da almeno tre anni partecipano ad elezioni provinciali, regionali e comunali oltre che ai referendum. Seguono l'Olanda, dove si vota dal 1985, la Danimarca (1981), la Finlandia e la Norvegia, che però non è membro dell'Unione.
 
FIRENZE AL VOTO
Il 30 novembre prossimo i 50mila immigrati che risiedono da almeno un anno in provincia di Firenze andranno alle urne per eleggere il Consiglio provinciale degli stranieri (21 componenti), mentre quelli che risiedono nel comune di Firenze voteranno anche per il Consiglio comunale degli stranieri (23 componenti). Per il comune di Firenze le liste sono state divise per aree geografiche (Asia, America, Europa non comunitaria, Africa), mentre alla Provincia gli immigrati potranno organizzarsi anche in liste multietniche. Una volta eletti i Consigli degli stranieri, i loro presidenti diventeranno membri aggiunti del Consiglio comunale e del Consiglio provinciale con pieni poteri.
 
CONSIGLIO A RAVENNA
La Rappresentanza dei cittadini stranieri è stata eletta per la prima volta lo scorso 18 maggio. E' un organo consultivo composto da 21 consiglieri che ha lo scopo di promuovere la partecipazione degli immigrati alla vita pubblica locale. Alle elezioni di maggio si sono presentate dodici liste divise per aree geografiche e hanno votato 1.086 persone su 4.810 aventi diritto, cioè circa il 22,6%.
 
4 CONSIGLIERI A ROMA
All'inzio della settimana il consiglio comunale ha approvato la delibera che da il via all'elezione di quattro consiglieri comunali aggiunti, che saranno elette dalle comunità straniere presenti in città. Almeno uno di loro dovrà essere una donna e ognuno avrà il compito di rappresentare una diversa area geografica di provenienza. I consiglieri aggiunti potranno intervenire durante le riunioni del consiglio ma potranno partecipare alle votazioni. Le elezioni saranno il prossimo 15 febbraio.
 
LA PROVINCIA E'PRONTA
Il presidente della provincia di Roma, Enrico Gasbarra, si è impegnato a costituire il consiglio degli immigrati entro il prossimo anno e ha promesso che alle elezioni del 2008 voteranno anche gli stranieri residenti. «Il tema della partecipazione - ha detto Gasbarra - non ha né colore né appartenenza né etnia».