il manifesto - 17 Ottobre 2003
I Ds: votiamo la legge di An
IMMIGRATI La Russa presenta la proposta sul voto. D'Alema apre: una Turco-Fini, perché no? La Lega riprende a sparare
An ha presentato ieri la legge sul voto agli immigrati. Prevede il diritto di voto attivo e passivo nelle amministrative per chiunque risieda in Italia da almeno sei anni e ne faccia richiesta dopo un giuramento di fedeltà ai princìpi della Costituzione. Per avanzare la richiesta sarà però necessario avere un permesso di soggiorno che consenta un numero illimitato di rinnovi, nonché un reddito sufficiente per il sostentamento proprio e dei familiari. Il diritto di voto non sarà concesso agli immigrati rinviati a giudizio, anche se non ancora giudicati. L'Ulivo non ha ancora assunto una posizione ufficiale, ma il presidente della Quercia D'Alema ha di fatto anticipato la scelta di appoggiare la legge: «Finalmente pare esserci una maggioranza per far votare gli immigrati nelle amministrative». A metà strada tra la battuta e il segnale politico, il presidente della Quercia ha anche suggerito «una legge Turco-Fini in materia». Ipotesi ovviamente subito respinta da An, che insiste anzi perché anche la Lega voti a favore del ddl costituzionale.

Ma Bossi non si è ancora arreso. Ha convocato per il 25 e il 26 ottobre tutte le assemblee provinciali chiedendo ai militanti di esprimersi sullo stato dell'alleanza tra la Lega e la Cdl, Una chiamata alle armi che sembra preludere a una controffensiva del Carroccio.ALLE PAGINE 2 E 3