il manifesto - 16 Ottobre 2003
La destra si ricuce, Fini la spunta
GOVERNO Berlusconi: «Sul voto agli immigrati non c'è vincolo di maggioranza». Tregua nella Cdl, Bossi si piega
Ha vinto Fini, che oggi presenterà la sua propposta di legge sul voto agli immigrati. Dopo otto giorni di imbarazzato silenzio il premier, invocato sino all'ultimo dalla Lega, ha infine preso posizione, ma per dire il contrario di quel che chiedeva il Carroccio. Su questioni come il voto agli immigrati, ha detto, «non è stato assunto alcun vincolo di maggioranza». Vincolo che invece esiste, ha aggiunto come sola concessione a Bossi, sul tema delle riforme istituzionali. Prima ancora del pronunciamento di Berlusconi era stato lo stesso Bossi ad annunciare la resa, con una dichiarazione quanto mai distensiva, arrivata a sorpresa dopo che per ore il tam tam leghista aveva minacciato le dimissioni del leader leghista da ministro delle riforme, un passo che avrebbe reso la crisi inevitabile.

Dopo un chiarimento a dir poco teso con il premier, Bossi ha ingranato la retromarcia: «Direi che è opportuno lasciar perdere. Basta con le polemiche e ognuno pensi al suo lavoro. Sarà poi la storia a dare la sua risposta».

La resa del senatur segna la prima vera vittoria di Fini (e dei centristi) dall'inizio del braccio di ferro nella maggioranza, subito dopo le elezioni amministrative. Ma sconfitto è anche, e forse soprattutto, Berlusconi che, per evitare il rischio di elezioni anticipate, si è dovuto piegare al diktat del suo vicepremier.A PAGINA 5