il manifesto - 15 Ottobre 2003
La Lega: «Dietro Fini c'è Ciampi»
IMMIGRAZIONE Il Carroccio attacca il Colle. Il vicepremier: «Dietrologie fantasiose». E sugli immigrati «ci sono i voti»
Offensiva senza precedenti della Lega contro la proposta di Fini e dell'Udc sul voto agli immigrati: il capogruppo alla camera Alessandro Cè denuncia un «disegno politico» che sarebbe stato orchestrato da An-Udc e Ciampi, volto a disarcionare Berlusconi da palazzo Chigi, sostituendo il partito fondato dal Cavaliere con una specie di nuova-vecchia Dc (fusione An-Udc). Una sortita, che ha reso più incandescente lo scontro in atto con An e Udc, con l'obiettivo di far uscire la Lega dall'angolo in cui l'hanno costretto i due alleati per metterli, a sua volta, con le spalle al muro. «Teoria strampalata, fantasiose dietrologie», ha replicato Gianfranco Fini, che ha stoppato l'attacco della Lega assicurando che il governo «non cadrà per la proposta del voto agli immigrati». Secondo il vicepremier sul voto agli immigrati «c'è comunque la maggioranza in Parlamento anche senza Lega ma questo non vuol dire che voglio far cadere il governo». E per far crollare le «fantasie leghiste», Fini ha espressamente detto che non vuole affatto che la Lega esca dal governo: «non voglio che se ne vada nessuno». Contro la sortita della Lega si è scagliato anche il capogruppo alla camera dell'Udc, Luca Volontè bollando le esternazioni come «voli pindarici». Per «rasserenare» il clima, in serata Bossi ha detto che le aggressioni degli «alleati» avevano superato il limite. ALLE PAGINE 2/3